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Intraprendente scopritore: è così che Lorenzo Fortunati amava definirsi. Egli è noto soprattutto grazie agli scavi che condusse in Roma tra 1857 e 1858 sulla via Latina dove rinvenne, oltre ad una serie di strutture sepolcrali, anche la basilica di Santo Stefano Protomartire. Si trattò di una scoperta formidabile per la storia cristiana, tanto che Papa Pio IX lo onorò con una medaglia d'oro. Il resto delle sue imprese, che interessarono numerose località laziali, è argomento poco noto alla bibliografia archeologica che, salvo sporadiche eccezioni, non ha mai dato giusta considerazione a questo personaggio. La cospicua documentazione archivistica che lo riguarda consente di tracciare la cronistoria delle sue scoperte e di conoscere un uomo dalla vita difficile, alle prese con difficoltà economiche e coinvolto in diatribe con lo Stato Pontificio, con autorità locali e persino con il marchese Giovanni Pietro Campana. Le fotografie d'epoca ed il recupero dei suoi diari di scavo, che fanno emergere una personalità estremamente attenta nel dettagliare i siti ed i reperti indagati, consentono altresì di recuperare contesti archeologici oggi dimenticati sotto strati di cemento. A promising discoverer: that's how Lorenzo Fortunati liked to call himself. He is mainly known due to the excavations he carried out in Rome between 1857 and 1858 on the Via Latina where, in addition to a series of burial structures, he also found the basilica of Santo Stefano Protomartire. The rest of his exploits, which involved numerous localities in Lazio, is little known to the archaeological bibliography which, with sporadic exceptions, has never given due consideration to this character. The conspicuous archival documentation concerning him makes it possible to trace the history of his discoveries and to get to know a man with a difficult life, struggling with economic difficulties and involved in diatribes with the Papal State, with local authorities and even with Marquis Giovanni Pietro Campana. The period photographs and the recovery of his excavation diaries reveal an extremely attentive personality in the details of the sites and finds under investigation and also make it possible to recover archaeological texts now forgotten under layers of concrete. |