Il Dottorato di Ricerca: Che cos’è?

Autor: Francesco Paolo Sellitti, Simone Urietti, Antonio Verolino, Ilaria Stura, Elisa Piccolo, Elena Della Cerra, Mario Gino Coriasco, Sergio Rabellino, Luciana Gennari, Patrizia Gnagnarella, Alessandro Piedimonte, Luca Camoni, Claudio Pobbiati, Giuseppe Mammolo, Cristina Poggi, Francesco Zarrelli, Domenico Riccardo Cammisa
Jazyk: English<br />Italian
Rok vydání: 2023
Předmět:
Zdroj: Journal of Biomedical Practitioners, Vol 7, Iss 2 (2023)
Druh dokumentu: article
ISSN: 2532-7925
DOI: 10.13135/2532-7925/9121
Popis: La riforma universitaria italiana, iniziata nel 1999 con il Decreto ministeriale MIUR n. 509 e successivamente evolutasi attraverso vari provvedimenti legislativi, si basa su 3 principi chiave: l'autonomia delle università, l'innovazione nell'istruzione superiore e l'armonizzazione con lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore (EHEA), al fine di agevolare la mobilità e l'occupabilità dei laureati all'interno del mercato del lavoro europeo. Questa riforma trova le sue radici nelle decisioni assunte dai governi dell'Unione Europea nell'ambito del c.d. “Processo di Bologna” e dell'accordo intergovernativo dell’Unione Europea sottoscritto a Bologna nel giugno 1999 (Conferenza di Bologna). L'obiettivo era creare uno Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore basato su principi di libertà accademica, qualità, mobilità e apertura all'esterno. In questo contesto, uno degli elementi fondamentali della riforma è la struttura formativa e di titoli basata su tre cicli comprendente la laurea, la laurea magistrale e il dottorato di ricerca. La laurea e la laurea magistrale, noti in Italia anche come “sistema formativo 3+2”, ciascuna con un numero specifico di crediti, fungono da gradini formativi distinti e propedeutici per l’accesso al dottorato di ricerca che corrisponde al terzo ciclo di studi. Il Dottorato di ricerca è caratterizzato dall'acquisizione di competenze trasversali e specifiche per svolgere attività di ricerca in autonomia ed è requisito qualificante per l’accesso alla carriera accademica. L'accesso al dottorato è soggetto a selezioni pubbliche e i candidati devono essere in possesso di una laurea magistrale o equivalente quale requisito minimo. La tesi di dottorato, scritta solitamente in italiano e/o inglese, viene valutata da almeno due revisori esterni all'università erogante il titolo e il cui parere favorevole è condizione indispensabile per sostenere l’esame finale di dottorato. La discussione conclusiva per il conseguimento del titolo avviene pubblicamente, davanti a una commissione di esperti. Il dottorato costituisce inoltre un titolo necessario per partecipare al concorso pubblico per ricercatori con contratto di lavoro a tempo determinato lettera A (RTDA) e di lettera B (RTDB) dopo i quali si ha la possibilità di essere confermati come professori associati a tempo indeterminato. In conclusione, la riforma universitaria italiana ha introdotto un sistema di istruzione superiore in linea con gli standard europei, ponendo un'enfasi significativa sul dottorato di ricerca come chiave di volta per la formazione di ricercatori di alta qualità e per l'accesso alla carriera accademica. Ciò è stato reso possibile attraverso l'armonizzazione con i principi indicati dal “Processo di Bologna” e l'adozione di un sistema formativo universitario con titoli comprensibili e comparabili basato sul sistema a tre cicli.
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