Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe… Una esitazione nella traduzione liturgica croata

Autor: Petar Bašić
Jazyk: German<br />English<br />French<br />Croatian<br />Italian
Rok vydání: 2024
Předmět:
Zdroj: Bogoslovska Smotra, Vol 94, Iss 2, Pp 225-225 (2024)
Druh dokumentu: article
ISSN: 0352-3101
1848-9648
DOI: 10.53745/bs.94.2.5
Popis: Nella genealogia di Gesù Cristo secondo Mateo (Mt 1,1-17) si legge: »Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe« […]. Nelle lingue greca e latina esistono due verbi affini, uno che si riferisce a una persona femminile (tiktô, pario) e uno che si riferisce prevalentemente ad una persona maschile (gennáô, gigno). Nelle lingue slave dal secolo X fino ad oggi si usa un solo verbo: roditi. Uno dei dizionari della lingua croata lo chiarisce: »Quando il verbo ‘roditi’ si riferisce ad una persona maschile, si usa nel senso retorico, di voce dotta, biblico.« Recentemente però alcuni nella traduzione croata evitano il verbo ‘roditi’ in questo senso e traducono in modo descrittivo, per esempio, »ad Abramo nacque Isacco…« In questo modo si indeboliscono l’espressione biblica e il contrasto tra l’azione dell’uomo e l’azione di Dio. Fino a Giuseppe nel testo biblico il soggetto è l’uomo, poi con Giuseppe il dire si cambia: Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
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