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L’autrice ricorda la figura di Marisa Volpi (Macerata 1928-Roma 2015) nella sua duplice veste di storica dell’arte e di scrittrice, mettendo a fuoco i rapporti stretti tra le due attività, a partire dalla seconda metà del 1970. Il percorso della “memoria”, anche attraverso ricordi personali, è sempre supportato da una lettura critica di brani dei suoi scritti, nel desiderio di ricordare con affetto e rigore una personalità di grande rilievo del mondo della cultura e dell’arte. Dalla scrittura evocativa della Volpi emergono, infatti, con la medesima straordinaria vivezza grandi storici dell’arte quali Roberto Longhi, Giulio Carlo Argan, Corrado Maltese e artisti che hanno segnato l’Ottocento e il Novecento, dall’Impressionismo fino all’arte italiana e americana dagli anni Sessanta in poi. |