I diritti sociali alla prova degli equilibri di finanza pubblica statale e regionale. Un difficile rapporto di reciproca condizionalità

Autor: Francesco E. Grisostolo, Ilaria Rivera
Jazyk: German<br />English<br />Spanish; Castilian<br />French<br />Italian
Rok vydání: 2017
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Zdroj: IANUS Diritto e Finanza, Iss 15-16, Pp 133-170 (2017)
Druh dokumentu: article
ISSN: 1974-9805
Popis: La nuova versione dell’art. 81 Cost. – introdotta con l.cost. n. 1 del 2012 – si ricollega alla governance economica europea fin dal proprio momento genetico, ponendosi in esecuzione dell’obbligo assunto con l’art. 3, par. 2 del c.d. Fiscal compact. Fin da subito intensa è stata la sua “vitalità” nella giurisprudenza costituzionale sotto il duplice versante della tutela dei diritti sociali e dell’autonomia finanziaria regionale, profili che a loro volta s’intrecciano sotto alcuni aspetti. Si tenterà prima di tutto di ripercorrere le maglie più rilevanti di quella giurisprudenza costituzionale che ricerca un possibile equilibrio tra il difficile bilanciamento tra l’esigenza di rispettare l’equilibrio di bilancio e quella di assicurare la protezione dei diritti sociali gli interessi costituzionali sopra esposti. Dall’altro lato, si porrà in luce come da subito – e fin da prima della sua (formale) entrata in vigore – la nuova formulazione dell’art. 81 ha dimostrato una forte capacità d’impatto sull’autonomia finanziaria regionale. Dapprima, si è fatto più intenso il sindacato sulla copertura finanziaria delle leggi regionali in generale. Allo stesso tempo, le leggi finanziarie e di bilancio regionali sono state oggetto più volte di declaratoria d’illegittimità costituzionale sulla base del parametro in esame. Quasi specularmente, però, quando il legislatore regionale ha cercato di tagliare arbitrariamente fondi destinati a finanziare diritti incomprimibili o funzioni fondamentali di altri enti territoriali (le province), si è scontrato con la reale precettività dei principi costituzionali in materia sociale, già ripresi al punto precedente, con conseguente limitazione della propria discrezionalità politica nell’allocazione delle risorse. / 𝑇ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑤 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑎𝑟𝑡. 81 𝐶𝑜𝑠𝑡. – 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝐿𝑎𝑤 𝑛𝑜. 1 𝑜𝑓 2012 – 𝑖𝑠 𝑙𝑖𝑛𝑘𝑒𝑑 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝐸𝑢𝑟𝑜𝑝𝑒𝑎𝑛 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒 𝑖𝑡𝑠 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑡𝑖𝑐 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡, 𝑏𝑒𝑖𝑛𝑔 𝑎𝑑𝑜𝑝𝑡𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝑓𝑢𝑙𝑓𝑖𝑙𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑜𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑚𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑎𝑟𝑡. 3, 𝑝𝑎𝑟. 2 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑜-𝑐𝑎𝑙𝑙𝑒𝑑 “𝐹𝑖𝑠𝑐𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑐𝑡”. 𝐼𝑡𝑠 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑒 𝑙𝑎𝑤 𝑤𝑎𝑠 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑡𝑒𝑙𝑦 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒 𝑢𝑛𝑑𝑒𝑟 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒 𝑜𝑓 𝑏𝑜𝑡ℎ 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑛𝑜𝑚𝑦. 𝑇ℎ𝑒𝑠𝑒 𝑡𝑤𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑒𝑠 𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑠𝑜 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑒𝑐𝑡𝑠. 𝐹𝑖𝑟𝑠𝑡𝑙𝑦, 𝑤𝑒 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑡𝑟𝑦 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑟𝑢𝑐𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑢𝑙𝑡 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠ℎ𝑖𝑝 𝑏𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑏𝑎𝑙𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑏𝑢𝑑𝑔𝑒𝑡 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠. 𝐼𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒, 𝑤𝑒 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑡𝑟𝑦 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑡𝑟𝑎𝑐𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑠𝑡 𝑟𝑒𝑙𝑒𝑣𝑎𝑛𝑡 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑐𝑡𝑠 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑒 𝑙𝑎𝑤, 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑖𝑠 𝑐𝑢𝑟𝑟𝑒𝑛𝑡𝑙𝑦 𝑡𝑟𝑦𝑖𝑛𝑔 𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑑 𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑙𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑏𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑙𝑒𝑠. 𝑂𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟 ℎ𝑎𝑛𝑑, 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒 𝑏𝑒𝑓𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑡𝑠 (𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙) 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑦 𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑐𝑒, 𝑡ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑤 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑎𝑟𝑡. 81 ℎ𝑎𝑠 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑑 𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑔 𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑜𝑓 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑐𝑡 𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑛𝑜𝑚𝑦. 𝐴𝑡 𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡, 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑢𝑟𝑡𝑠 𝑜𝑣𝑒𝑟 𝑡ℎ𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑣𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑙𝑎𝑤𝑠 ℎ𝑎𝑠 𝑏𝑒𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒. 𝐴𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑡𝑖𝑚𝑒, 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑏𝑢𝑑𝑔𝑒𝑡 𝑙𝑎𝑤𝑠 ℎ𝑎𝑣𝑒 𝑏𝑒𝑒𝑛 𝑠𝑢𝑏𝑗𝑒𝑐𝑡𝑒𝑑 𝑠𝑒𝑣𝑒𝑟𝑎𝑙 𝑡𝑖𝑚𝑒𝑠 𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑐𝑙𝑎𝑟𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠 𝑜𝑓 𝑢𝑛𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑏𝑎𝑠𝑒𝑑 𝑜𝑛 𝑎𝑟𝑡. 81 𝐶𝑜𝑠𝑡. 𝐻𝑜𝑤𝑒𝑣𝑒𝑟, 𝑖𝑡’𝑠 𝑎𝑙𝑠𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡 𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡, 𝑤ℎ𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑙𝑒𝑔𝑖𝑠𝑙𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑢𝑔ℎ𝑡 𝑡𝑜 𝑎𝑟𝑏𝑖𝑡𝑟𝑎𝑟𝑖𝑙𝑦 𝑐𝑢𝑡 𝑓𝑢𝑛𝑑𝑠 𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠 𝑜𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑙 𝑓𝑢𝑛𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠 𝑜𝑓 𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙 𝑎𝑢𝑡ℎ𝑜𝑟𝑖𝑡𝑖𝑒𝑠 (𝑠𝑢𝑐ℎ 𝑎𝑠 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑠), 𝑖𝑡 𝑤𝑎𝑠 𝑠𝑎𝑛𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑡ℎ𝑒 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑢𝑟𝑡 𝑏𝑒𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑙𝑒𝑠 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑚𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑠. 𝐼𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑐𝑎𝑠𝑒 𝑙𝑎𝑤, 𝑡ℎ𝑒𝑠𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑙𝑒𝑠 𝑠ℎ𝑜𝑤 𝑡ℎ𝑒𝑖𝑟 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑦, 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑟𝑒𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑐𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑟𝑒𝑠𝑜𝑢𝑟𝑐𝑒𝑠.
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