Da Valla a Facio, dalla prassi alla teorizzazione retorica della scrittura storica

Autor: Fulvio Delle Donne
Jazyk: German<br />English<br />Spanish; Castilian<br />French<br />Italian<br />Portuguese
Rok vydání: 2018
Předmět:
Zdroj: Reti Medievali Rivista, Vol 19, Iss 1 (2018)
Druh dokumentu: article
ISSN: 1593-2214
DOI: 10.6092/1593-2214/5461
Popis: Le riflessioni sulla scrittura della storia elaborate alla corte aragonese di Napoli giunsero, alla fine del XV secolo, alla definizione di precise leggi retoriche con l’Actius di Giovanni Pontano, ma presero avvio nel 1447, con una infiammata polemica che vide contrapposti due tra i maggiori umanisti dell’epoca, Lorenzo Valla e Bartolomeo Facio. Quella polemica presentava molti elementi innovativi, sia dal punto di vista della strategia politica, sia da quello schiettamente retorico: la descrizione della contemporaneità e la riorganizzazione della memoria cercavano legittimazione attraverso una inedita regolamentazione professionale dell’analisi delle fonti e della forma retorica, per la quale non esistevano nell’Antichità latina modelli teorici specifici, adattati, invece, dall’oratoria giudiziaria. Insomma, la connessione tra descrizione della contemporaneità, riflessione retorica, esigenza di celebrazione e legittimazione della maestà regia trovò alla corte di Napoli un campo assai fecondo. Fu lì che trovò privilegiato spazio quel disciplinamento della scrittura storica che, ampiamente retribuita, portò al suo riconoscimento professionale e, successivamente, alla definizione di un preciso disciplinamento di argomenti, di forme e di metodi.
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