Autor: |
Antonio Catolfi |
Jazyk: |
English<br />French<br />Italian |
Rok vydání: |
2015 |
Předmět: |
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Zdroj: |
Between, Vol 5, Iss 9 (2015) |
Druh dokumentu: |
article |
ISSN: |
2039-6597 |
DOI: |
10.13125/2039-6597/1396 |
Popis: |
Il cinema italiano durante gli anni Venti conosce una profonda crisi determinata da vari fattori, tra cui il fallimento dell’Unione cinematografica italiana. I film muti prodotti in Italia passano dai 1029 del 1911 ai 415 del 1920. Sono solo 23 nel 1929. Nel 1930 si tocca il fondo con 18 film italiani e 374 stranieri. Dal 1932 al 1933 invece riprendono in modo lento a crescere: 1931 (27 italiani e 262 stranieri), 1932 (31 italiani e 229 stranieri), 1933 (36 italiani e 260 stranieri) probabilmente grazie al cinema sonoro che inizia a diffondersi e ad altre concause. Dopo il successo negli Stati Uniti del film il Cantante di Jazz l’industria si converte rapidamente alla possibilità di rendere sonora la pellicola. In Italia il Cantante di Jazz arriva due anni dopo, il 19 aprile 1929. Appena nato il sonoro nel cinema, l’industria cinematografica italiana deve affrontare subito il problema delle barriere linguistiche che causava una difficoltà enorme per la commerciabilità dei prodotti italiani fuori dai confini nazionali. L’avvento del regime fascista non aiuta la situazione della crisi generale del cinema italiano perché nella sua prima fase il regime non si occupa del cinema in maniera diffusa. |
Databáze: |
Directory of Open Access Journals |
Externí odkaz: |
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