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L'aumento della popolazione anziana a livello mondiale impone di rivedere e ridisegnare il sistema di assistenza sociale al fine di ridurre i costi di gestione, migliorando la qualità della vita delle persone. Per fare questo, un pool di ricerca Accademico-Industriale ha sviluppato il progetto Habitat (Assistenza Domiciliare basata sull'Internet delle Cose per l'autonomia di tutti): una ricerca finanziata nell'ambito del POR FESR 2014-2020 della Regione Emilia Romagna.L'obiettivo principale di Habitat è sviluppare una piattaforma digitale, aperta, inclusiva e flessibile, sfruttando tecnologie avanzate - come Internet of Thing, identificazione a radiofrequenza, dispositivi indossabili, reti di sensori e Intelligenza Artificiale - e inserendole in comuni- oggetti usati, come una poltrona, una cintura, una radio, un'applique. L'interfaccia di questi oggetti intelligenti è totalmente trasparente e non invasiva. Ciò consentirà la configurazione di spazi domestici o comunitari (RSA - strutture di assistenza allargata, Asili nido, ...) in modo da rendere la persona più autonoma e indipendente, monitorandone allo stesso tempo i movimenti, avvertendola di eventi, controllando la sua postura .Il tutto in modo completamente personalizzato in quanto ogni oggetto smart - riconoscendo la persona - è in grado di conformarsi alle sue specifiche esigenze. Il progetto è durato due anni e si è concluso a luglio 2018. Il tutto in modo completamente personalizzato in ogni oggetto smart - riconoscendo la persona - è in grado di conformarsi alle sue specifiche esigenze. Il progetto è durato due anni e si è concluso a luglio 2018. Il tutto in modo completamente personalizzato in ogni oggetto smart - riconoscendo la persona - è in grado di conformarsi alle sue specifiche esigenze. Il progetto è durato due anni e si è concluso a luglio 2018. |
