Selezione invernale dell'habitat e densità del cervo (Cervus elaphus) e del capriolo (Capreolus capreolus) nel Parco Nazionale d'Abruzzo
Autor: | R. Latini, I. Pizzol, G. Ferrera, H. Kleuser |
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Jazyk: | angličtina |
Rok vydání: | 2003 |
Předmět: | |
Zdroj: | Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy, Vol 14, Iss 0 (2003) |
Druh dokumentu: | article |
ISSN: | 0394-1914 1825-5272 |
DOI: | 10.4404/hystrix-14.0-4298 |
Popis: | Nel Parco Nazionale d'Abruzzo è stata studiata la selezione dell'habitat invernale di cervo e capriolo da aprile a maggio del 2000 e del 2002, in un'area caratterizzata da boschi di faggio, rimboschimenti a pino nero e pascoli. È stata utilizzata la tecnica del pellet group count, su transetti lineari larghi 2 metri, individuati ogni 100 m di quota, lungo le isoipse da 1350 a 1950 m s.l.m. Sono stati percorsi 61 km ed è stata campionata un'area di 12 ha. Per ogni gruppo di escrementi (1583 per il cervo e 946 per il capriolo) sono state rilevate l'altitudine, la pendenza, l'esposizione e il tipo di vegetazione. È stato assunto che tutti gli habitat fossero ugualmente disponibili ed accessibili e che le disponibilita fossero conosciute (Alldredge et al., 1998). I dati raccolti sono stati elaborati applicando il test del Χ², la statistica di Bonferroni (Neu et al., 1974) e l'indice Jacobs (Jacobs, 1974). Il cervo ha selezionato aree comprese tra 1300 e 1500 m s.l.m. (pet al., 1997). La scelta di aree ecotonali e zone di bosco con soprassuolo forestale articolato potrebbe essere messo in relazione sia al più elevato valore trofico di questi habitat, sia alla maggiore disponibilità di siti di riparo. I risultati trovano riscontro in uno studio analogo condotto nel Parco Naturale Adamello-Brenta (Pedrotti & Mustoni, 1994) e rappresentano il primo contributo alla conoscenza di queste due popolazioni all'interno del Parco a 30 anni dalla loro reintroduzione. |
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