Laparoscopic total mesorectal excision (L-TME) for rectal cancer surgery: Does elective diverting ileostomy really protect? An observational retrospective cohort study

Autor: Coppola, A., La Vaccara, V., Cascone, C., Farolfi, T., Ludovico Carbone, Greco, C., Ramella, S., Ciccozzi, M., Angeletti, S., Coppola, R., Caputo, D.
Jazyk: angličtina
Rok vydání: 2021
Předmět:
Zdroj: Scopus-Elsevier
Popis: Elective diverting ileostomy may reduce consequences of anastomotic leakage after laparoscopic total mesorectal excision (L-TME); however, its safety is debated because of morbidity related to stoma creation and closure. We aimed to investigate the impact of diverting ileostomy on clinical behavior of anastomotic leakage and complications related to stoma itself.We retrospectively evaluated 150 L-TMEs with (Group 1, 100 patients) or without (Group 2, 50 patients) elective ileostomy for rectal cancer.Overall anastomotic fistula rate was 26% without significant differences between the two groups (28% in the Group 1 and 22% in the Group 2, respectively). In all the series, NAD was significantly associated with higher risk of postoperative complications (OR=2.14, p=0.02). In Group 2, NAD particularly increased the risk of anastomotic fistula (OR=6.6, p=0.014). Instead, patients of Group 1 showed higher odd of post-operative complications (OR: 3.8; CI 95%: 1.8483-8.0492; p = 0.0003) and notably 79 (79%) developed complications related to the ileostomy itself (hydroelectrolytic, metabolic and peristomal skin disorders). Moreover, thirty-two (32%) ileostomies were never reversed; among the reversed patients, 27 (39.7%) developed at least one postoperative complication and in 9 (33.3%) cases an urgent re-intervention was needed.Diverting ileostomy may mitigate clinical behavior of anastomotic leakage after L-TME. However, there is non-negligible morbidity of stoma creation and closure.Diverting ileostomy should be selectively considered in higher risk patients as those who received NAD.Anastomotic leakage, Ileostomy, Rectal cancer.Il reale ruolo protettivo della ileostomia derivativa in chirurgia laparoscopica del retto è ancora controverso. L’ileostomia derivativa può mitigare le manifestazioni cliniche della deiscenza anastomotiche ma non ne riduce l’incidenza. Inoltre, la non trascurabile incidenza di complicanze legate alla presenza della stessa ileostomia ed alla procedura di ricanalizzazione comportano la necessità di una attenta selezione dei pazienti per i quali il confezionamento di una stomia di protezione è realmente vantaggioso. Obiettivo di questo studio è quello di investigare l’impatto dell’ileostomia derivativa sugli effetti della deiscenza anastomotica e sulla morbilità legata alla stomia stessa. Sono stati analizzati retrospettivamente 150 pazienti con cancro del retto che sottoposti a TOTAL MESORECTAL EXCISION LAPAROSCOPICA (TME-L) con (Gruppo 1, 100 pazienti) o senza (Gruppo 2, 50 pazienti) ileostomia elettiva per cancro del retto dal 2012 al 2017 presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Di questi due gruppi sono state analizzate le caratteristiche demografiche (età, sesso, punteggio dell’American Society of Anesthesiologists (ASA), indice di massa corporea (BMI)), le dimensione e la localizzazione del tumore, i trattamenti neoadiuvanti (NAD), la tecnica operatoria, complicanze della chirurgia primaria, durata della degenza, e complicanze correlate all’ileostomia. La percentuale complessiva di fistole anastomotiche è stata del 26% senza differenze significative tra i due gruppi (28% nel Gruppo 1 e 22% nel Gruppo 2). In entrambi i gruppi, il trattamento neoadiuvante era significativamente associato a un rischio più elevato di complicanze postoperatorie (OR = 2,14, p = 0,02). Nel Gruppo 2, la NAD ha aumentato in modo particolare il rischio di fistole anastomotiche (OR = 6,6, p = 0,014). Invece, i pazienti del Gruppo 1 hanno mostrato una maggiore probabilità di complicanze post-operatorie dopo resezione anteriore del retto laparoscopica (OR: 3,8; CI 95%: 1,8483-8,0492; p = 0,0003) e in particolare 79 (79%) hanno sviluppato complicanze correlate a l’ileostomia stessa (disturbi della cute peristomale, squilibri idroelettrolitici e metabolici). Inoltre, trentadue (32%) ileostomie non sono mai state ri-canalizzate; tra i pazienti ri-canalizzati, 27 (39,7%) hanno sviluppato almeno una complicanza postoperatoria e in 9 (33,3%) casi è stato necessario un re-intervento urgente. Il confezionamento dell’ileostomia può mitigare il comportamento clinico della deiscenza anastomotica dopo TME-L. Tuttavia, a causa della morbilità non trascurabile relativa alla presenza stessa della stomia ed alla sua ricanalizzazione, il confezionamento di una ileostomia derivativa dovrebbe essere considerato selettivamente nei pazienti a rischio più elevato come ad esempio coloro i quali hanno ricevuto una radio-chemioterapia neoadiuvante.
Databáze: OpenAIRE