Popis: |
The operating model of health and safety protection in the workplace is a complex system made up of multiple integrated layers of intervention, achieved by various parties, organizations and institutions. The objective in this study was to verify the congruity and appropriateness of these specific interventions in the Genoa area, starting from a sample of reports of musculoskeletal diseases pursuant to Art. 139 TU 1124/1965 and to Art. 365 CP received in ASL3 between years 2004 and 2014.In order to process the dossiers related to the sample, all the documentation about the companies and the workers concerned was collected and analyzed to extrapolate data relevant for evaluation of the quality of the DVR, the appropriateness and effectiveness of health surveillance and coherency of the data collected in the different computerized archives/ records containing informations for the examination of cases of occupational disease.The results show how much work remains to be done culturally in order to acquire adequate sensibleness on prevention, the poor quality of the DVR, the weakness of health surveillance intended solely as preventive and periodic examination and the inhomogeneities of information from territory to institutions and of data processing in the different databases used by local health authorities and INAIL.All this in a scenario in which the phenomenon of under-notification significantly limits the potential of information flows.Il modello operativo di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è un sistema articolato, costituito da più livelli di intervento integrati, realizzati da parte di diversi soggetti, enti ed istituzioni. L’obiettivo perseguito nel presente studio è stato di verificare la congruità e l’appropriatezza degli interventi di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel territorio genovese, attraverso lo studio di un campione di segnalazioni ex art. 139 TU 1124/1965 e referti ex art. 365 CP, aventi come oggetto malattie muscolo-scheletriche di sospetta origine professionale, pervenuti in ASL3 dal 2004 al 2014. Per la trattazione delle pratiche riferite al campione è stata raccolta ed analizzata la documentazione relativa alle aziende ed ai lavoratori interessati per estrapolarne dati utili per la valutazione della qualità del DVR, dell’appropriatezza ed efficacia della sorveglianza sanitaria e della coerenza dei dati raccolti nei diversi archivi/registri informatizzati contenenti informazioni utili per la disamina dei casi di malattia professionale. I risultati emersi evidenziano quanto lavoro resti ancora da fare in termini culturali per acquisire un’adeguata consapevolezza in materia di prevenzione, mostrano una scadente qualità dei DVR, una scarsa incisività della sorveglianza sanitaria e la disomogeneità delle informazioni territorio-enti e del trattamento dei dati nei data base utilizzati rispettivamente da ASL e INAIL. Tutto ciò in uno scenario in cui il fenomeno della sotto-notifica limita significativamente le potenzialità dei flussi informativi. |