Percutaneous cholecystostomy and acute cholecystitis: how, when and why

Autor: Luca Panier, Suffat, Lavinia Claudia, Petrelli, Guido, Mondini, Marco, Beggiato, Ivan, Lettini, Lorenzo, Bono, Lodovico, Rosato
Rok vydání: 2022
Předmět:
Zdroj: Annali italiani di chirurgia. 93
ISSN: 2239-253X
Popis: Acute cholecystitis (AC) is one of the most frequent pathologies treated in urgency. An immediate surgical intervention for frail patients who are ineligible for surgery as a result of severe co-morbidities is questionable. The aim of this study is to investigate the safety and the management of percutaneous cholecistostomy (PC) in high-risk surgical patients.In the period of time January 2015 - May 2021 we observed 1105 patients admitted with acute cholecystitis in our Department. In the group with severe cholecystitis (160 patients, 14.48%), 137 (12.39%) were submitted to immediate surgery, and 23 (4.8%) were treated with PC. All these patients were non-responding to conservative management. Initially, we used PC as a definitive treatment; from the second half of 2018 PC was implemented as a bridge to surgery.Clinically, symptoms resolved in all the 23 patients. Mortality was nihil and no complication was recorded. PC was used as definitive treatment in 14 cases, wheres in 9 patients PC was intended as a-bridge-to-surgery treatment, and was followed by cholecystectomy.2017 guidelines, of World Society of Emergency Surgery recommended PC as a safe and effective management of AC in patients with multiple comorbidities. In this group of patients PC achieves a prompt resolution of clinical symptoms and is superior to conservative management. There are no absolute contraindications to PC.PC is a safe and less invasive treatment of AC for patients with prohibitive surgical risk. It may be used as bridge to surgery to switch high-risk for moderate-risk patients, more suitable for a safe and definitive surgical treatment.Acute cholecystitis, High-risk surgical patients, Percutaneous cholecystostomy.Il gold standard nel trattamento della colecistite acuta è la colecistectomia laparoscopica. Come descritto in Letteratura, se la colecistectomia è utilizzata come primo approccio terapeutico, in pazienti ad alto rischio presenta un tasso di morbilità del 62% e una mortalità del 50%. Ad oggi la strategia di trattamento per i pazienti non candidabili all’intervento chirurgico, e gravati da comorbidità di rilievo, non è ben definita. Inoltre, con l’aumentare dell’età media della popolazione cresce progressivamente anche l’età dei pazienti affetti da patologia biliare. Un possibile approccio per i pazienti ad alto rischio chirurgico è rappresentato dalla colecistostomia percutanea, ma le indicazioni per eseguire tale procedura non sono ancora state chiaramente definite in Letteratura. Lo scopo del nostro studio è di indagare il profilo del paziente candidabile alla colecistostomia percutanea, nonché la sicurezza e l’efficacia di tale trattamento.Nel periodo compreso tra Gennaio 2015 e Maggio 2021 abbiamo osservato un totale di 1105 pazienti ricoverati con diagnosi di colecistite acuta. 945 pazienti (87,61%) sono stati sottoposti a trattamento conservativo o ad intervento chirurgico differito a risoluzione del quadro acuto. Nel gruppo di pazienti affetti da colecistite severa (grado III) (160 pazienti, 14,48%), 137 (12,39%) sono stati sottoposti ad intervento chirurgico immediato e 23 (4,8%) sono stati trattati con colecistostomia percutanea. In tutti questi pazienti (classificati nella categorie di rischio ASA IV) è stato osservato un fallimento del trattamento conservativo. Nel primo periodo della nostra esperienza, abbiamo utilizzato la colecistostomia percutanea come trattamento definitivo. Dalla seconda metà del 2018 è stato anche considerato come trattamento ponte per la chirurgia in elezione.Nella nostra casistica, abbiamo osservato il successo clinico in tutti i 23 pazienti trattati (100%) e non sono state riscontrate complicanze intra- e post-procedurali. La colecistostomia percutanea è stata utilizzata come trattamento definitivo in 14 casi e come bridge-tosurgery in 9 casi.Come riportato dalle linee guida della World Society of Emergency Surgery, pubblicate nel 2017, in pazienti con colecistite acuta ad elevato rischio chirurgico la colecistostomia percutanea sembrerebbe portare ad una pronta risoluzione del quadro clinico, risultando essere una strategia meno invasiva rispetto all’approccio chirurgico in urgenza e più efficace rispetto al solo trattamento conservativo. Non risultano esserci controindicazioni assolute all’utilizzo di tale tecnica.La colecistostomia percutanea può essere considerato un trattamento sicuro per pazienti fragili con insufficienza d’organo e rischio chirurgico elevato. Tale approccio può dunque essere utilizzato sia come trattamento bridge-to-surgery in modo da convertire pazienti ad alto rischio a rischio moderato (e quindi candidabili ad intervento chirurgico) sia come trattamento definitivo.
Databáze: OpenAIRE