The feasibility and effect of intraperitoneal administration of regorafenib on peritoneal carcinomatosis from colorectal cancer in the rat

Autor: Stefanos, Bitsianis, Ioannis, Mantzoros, Anna, Gkiouliava, Christos, Chatzakis, Chryssa, Bekiari, Lydia, Loutzidou, Georgios, Ntampakis, Panagiotis, Christidis, Kalliopi, Domvri, Konstantinos, Porpodis, Orestis, Ioannidis, Stamatios, Aggelopoulos
Rok vydání: 2022
Předmět:
Zdroj: Annali italiani di chirurgia. 93
ISSN: 2239-253X
Popis: Our goal was to investigate the potential use and efficacy of regorafenib for IPEC in an animal model of colorectal derived peritoneal metastases. Twenty four male rats were included. Carcinogenesis was induced in all rats through intraperitoneal injection of cancer.Cells at T0. At T1(Day 28) they were randomly allocated 1:1:1:1 into 4 groups and underwent median laparotomy and the corresponding intervention. Specifically, Group A: no other intervention; Group B: cytoreductive surgery; Group C: intraperitoneal chemotherapy with regorafenib; and Group D: cytoreductive surgery and intraperitoneal chemotherapy with regorafenib. At T2 (Day 56) rats were euthanized and laparotomy was performed for further investigation. The primary outcome was the experimental Peritoneal Cancer Index (ePCI) at T2. Secondary outcomes include relative change of body weight between T1 and T2, weight of the ascites, anastomotic leak/peritonitis and death.The ePCI was significantly lower in Group D as opposed to all other groups. Comparing Group C versus Group A we found a trend towards lesser tumor progression, but no significant difference. Growth of rats in Group D was significantly least affected compared to all other groups. Animals undergoing CRS in Group B developed less ascites than Group A and C. Less ascites was found in Group D compared to Group A and C.Intraperitoneal chemotherapy with regorafenib combined with cytoreductive surgery may impair metastases' progression.Regorafenib, Chemotherapy, Cytoreductive surgery, Colorectal cancer, Intraperitoneal injection.In questo studio, ci proponiamo di indagare l’uso potenziale e l’efficacia di regorafenib per IPEC in un modello animale di metastasi peritoneali derivate dal colon-retto.Sono stati utilizzati 24 ratti maschi. La cancerogenesi è stata indotta in tutti i ratti mediante l’iniezione intraperitoneale di cellule tumorali a T0. Al T1 (giorno 28) sono stati assegnati in modo casuale 1:1:1:1 in 4 gruppi e sono stati sottoposti a laparotomia mediana e all’intervento corrispondente. Nello specifico, Gruppo A: nessun altro intervento; Gruppo B: chirurgia citoriduttiva; Gruppo C: chemioterapia intraperitoneale con regorafenib (BAY 73-4506); e Gruppo D: chirurgia citoriduttiva e chemioterapia intraperitoneale con regorafenib. Al T2 (giorno 56) i ratti sono stati soppressi ed è stata eseguita una laparotomia mediana per ulteriori indagini. L’esito primario era l’indice sperimentale di cancro peritoneale (ePCI) a T2. Gli esiti secondari includono la variazione relativa del peso corporeo tra T1 e T2, il peso dell’ascite, la perdita anastomotica/peritonite e la morte.L’ePCI era significativamente più basso nel Gruppo D rispetto a tutti gli altri gruppi. Confrontando il Gruppo C con il Gruppo A abbiamo trovato una tendenza verso una minore progressione del tumore, ma nessuna differenza significativa. È stata calcolata la variazione di peso relativa da T1 a T2. La crescita dei ratti nel gruppo D è stata significativamente la meno colpita rispetto a tutti gli altri gruppi. L’animale sottoposto a CRS nel gruppo B ha sviluppato meno liquido ascitico rispetto al gruppo A e C. Meno ascite è stata trovata nel gruppo D rispetto al gruppo A e C. La chemioterapia intraperitoneale con regorafenib ha agito in sinergia con la chirurgia citoriduttiva nel gruppo D che ha ottenuto risultati migliori in termini di ePCI rispetto al gruppo B.La chemioterapia intraperitoneale con regorafenib è fattibile e combinata con la chirurgia citoriduttiva può compromettere la progressione delle metastasi.
Databáze: OpenAIRE