Towards a better comprehension of acute mesenteric ischemia after cardiac surgery. An analysis of 33 patients

Autor: Raoul, Borioni, Alessandro, Bellisario, Luca Paolo, Weltert, Franco, Turani, Mariano, Garofalo, Salvatore, D'Aleo, Ruggero, De Paulis
Rok vydání: 2021
Předmět:
Zdroj: Annali italiani di chirurgia. 92
ISSN: 2239-253X
Popis: Acute mesenteric ischemia (AMI) after cardiac surgery is a rare but serious complication associated to high mortality. The time of onset is the key point to correctly evaluate the clinical scenarios.Data from adult patients who underwent laparotomy for AMI after elective or urgent cardiac surgery were reviewed (January 2005 - December 2019) to report their anatomoclinical features in relationship to time of onset. Early events (within 48 hours) were allocated to Group 1, whereas late onsets were allocated to Group 2.The incidence of risk factors for non occlusive mesenteric ischemia was higher in Group 1 (chronic renal failure 80% vs 38.8%, P0.05, use of inotropes 60% vs 5.5%, P0.01, early oligo-anuria requiring CRRT 80% vs 16.6%, P0.01, prolonged ventilation 46.6% vs 5.5%, P0.05), where a significative occurrence of postoperative de novo atrial fibrillation was noted in Group 2 (55% vs 5.5%, P0.01). The number of patients who required bowel resection was proportionally higher in the Group 2.Two well distinct categories of AMI after cardiac surgery can be classified. The first consists of patients with well-known risk factors developing ischemia as a result of severe visceral hypoperfusion The second consists of patients with low comorbidity who experience late AMI as a consequence of "trigger events", mainly de novo atrial fibrillation. This classification may be useful to better alert the medical staff to the possibility of bowel ischemia at any time after cardiac surgery, promoting early diagnosis and treatment.Mesenteric ischemia, Cardiovascular pathology.L’ischemia mesenterica acuta dopo cardiochirurgia (AMI) è un evento raro, ma associato ad alta mortalità, soprattutto in relazione alla diagnosi tardiva. In questo studio vengono riportate le caratteristiche anatomo-cliniche di 33 pazienti cardiochirurgici, sottoposti entro 30 giorni ad intervento addominale per AMI, studiati retrospettivamente dal punto di vista clinico e prognostico, con lo scopo di evidenziare gli scenari clinici e le caratteristiche fisiopatologiche utili ad una migliore comprensione di questa letale complicanza. In base al tempo di insorgenza, è possibile distinguere 2 differenti categorie di AMI successiva a cardiochirurgia. La prima categoria, AMI precoce, comprende pazienti con comorbidità e con fattori di rischio per ischemia intestinale non occlusiva o funzionale (insufficienza renale cronica, necessità di farmaci inotropi e/o contropulsazione aortica), che sviluppano una sofferenza ischemica durante l’intervento cardiochirurgico, come effetto di uno stato severo di ipoperfusione viscerale, precipitato nelle prime ore postoperatorie (48 ore). Questi pazienti manifestano molto precocemente oligoanuria, instabilità emodinamica, acidosi metabolica e scadenti funzioni ventilatorie, con una sintomatologia addominale caratterizzata il più delle volte solamente da distensione ileo-colica. La seconda categoria, AMI tardiva, comprende pazienti con bassa comorbidità, senza instabilità emodinamica e con quadro clinico del tutto regolare. In questi pazienti, come conseguenza di eventi “trigger”, quali soprattutto la fibrillazione atriale e le revisioni chirurgiche per ematoma mediastinico l’evento ischemico intestinale si manifesta spesso con sintomatologia sfumata ed ingannevole, a distanza variabile dall’intervento cardiochirurgico, Il timing dell’intervento addominale in quest’ultimo gruppo di pazienti può risultare ritardato. La classificazione proposta può rendersi utile per una migliore comprensione dell’AMI post-cardiochirurgia, indicando che essa può insorgere in qualsiasi momento del decorso postoperatorio, con un quadro sintomatologico non sempre evidente, suggerendo la necessità di un attento monitoraggio clinico, sia in fase precoce che in fase tardiva, con lo scopo di promuovere la diagnosi immediata ed un trattamento tempestivo.
Databáze: OpenAIRE