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I lavori di ristrutturazione delle S.S.P.P. via del Mare e via Ostiense sono stati un’occasione per svolgere indagini archeologiche preventive in un’area di grande interesse archeologico, prossima alla necropoli di Pianabella. Lo scavo stratigrafico ha evidenziato diversi momenti di frequentazione dell’area durante l’età imperiale con un utilizzo a scopi agricoli e poi funerari. Contestualmente allo scavo stratigrafico sono stati realizzati studi specialistici, per il materiale ceramico e le testimonianze epigrafiche. I dati così raccolti hanno permesso di proporre una datazione relativa e assoluta delle varie fasi individuate. Lo scavo del sepolcreto, in particolare, ha confermato alcuni aspetti dei rituali funerari romani già ampiamente attestati per il territorio ostiense : recinti a cielo aperto con nicchie per le sepolture a incinerazione e pozzi per i rituali funerari caratterizzano la fase più antica del sepolcreto, in associazione ai primi esempi di inumazioni ; per le fasi più avanzate si assiste ad un intervento di ristrutturazione generale del sepolcreto e ad un aumento delle sepolture a inumazione rispetto alle sepolture ad incinerazione con un’occupazione intensiva degli spazi interni ed esterni ai nuovi edifici funerari. Tra il III e il IV sec. d.C. si verifica un’attività di spoliazione alla quale segue un progressivo abbandono dell’area che continua ad essere utilizzata a scopi funerari solo in piccola parte, come attestano le sepolture più tarde rinvenute. The renovations of the S.S.P.P. Via del Mare and via Ostiense were an opportunity to carry out preventive archaeological investigations in an area of great archaeological interest, close to the necropolis of Pianabella. The stratigraphic excavation has highlighted several phases during the Roman imperial age, with uses for agricultural and funerary purposes. These excavations have been carried out with specialized studies for the ceramic material and the epigraphic evidence. The data thus collected has allowed to propose relative and absolute dating of the various phases identified. The excavation of the burial ground, in particular, confirmed some aspects of Roman funeral rituals already widely attested in the Ostian suburb : open enclosures with niches for incineration burials and wells for funeral rituals characterize the oldest period of the necropolis in association with the first examples of inhumations, in the next period there is a general restructuring of the burial ground and an increase in inhumation burials compared to the incineration burials, with an intensive occupation of the internal and external spaces of the new funerary buildings. Between the 3rd and 4th cent. A.D., a spoliation activity is followed by a progressive abandonment of the area which continues to be used for funeral purposes only in small part, as shown by the later burials. |