Language, humour and the female character in the judeo-catalan epithalam Piyyuṭ na’eh

Autor: Baricci, Erica
Jazyk: italština
Rok vydání: 2023
Předmět:
Popis: Ad oggi sono noti alla comunità scientifica cinque epitalami giudeo-catalani, conservati in due manoscritti (Gerusalemme, Biblioteca Na- zionale Universitaria, ms. 8° 3312 e Oxford, Bodleian Library, ms. Lyell 98) risalenti a metà XV secolo e provenienti da ambiente provenzale. Tra questi, una particolare attenzione spetta a piyyuṭ na’eh, un ‘canto festivo’ pensato per i festeggiamenti che seguono il rito nuziale. Questo canto è una parodia, dai toni umoristici e dalle forti allusioni erotiche, che si presenta in forma di dialogo tra i due sposi, un vecchio e una ragazza. L’interesse di questo testo riguarda innanzitutto il linguaggio, e in secondo luogo la sua forma letteraria. Per quanto riguarda il linguaggio, esso un prezioso testimone linguistico di una fase poco attestata, perché alquanto antica, del giudeo-catalano parlato. A livello lette- rario, piyyuṭ na’eh è un testo assai ricercato, i cui toni ‘popolareggianti’ sono ottenuti attraverso un sapiente uso del linguaggio ‘colloquiale’, della metrica, della caratterizzazione stereotipica dei personaggi. In questo saggio, presento innanzitutto l’analisi semantica della componente ebraica, approfondendo le varie categorie linguistiche e/o stilistiche in cui possono essere fatti rientrare gli ebraismi del testo, per mostrare come questa dinamica riproduca ed esasperi per intenti comici la prassi linguistica quotidiana degli ebrei catalani dell’epoca. In secondo luogo, mostro come piyyuṭ na’eh sia stato composto da un autore dotto che disponeva di fonti letterarie ebraiche e romanze e propongo una contestualizzazione di questo tipo di testo nell’ambito del genere letterario romanzo della pastorella e della canzone di donna, in cui la figura femminile costituisce l’occasione della scenetta umoristica e la giustificazione del ricorso a un codice mistilingue. To date, Five Judeo-Catalan epithalams are known to the scien- tific community. They are preserved in two manuscripts (Jerusalem, National University Library, ms. 8° 3312 and Oxford, Bodleian Library, ms. Lyell 98) dating back to the mid-15th century and coming from a Provençal Jewish milieu. Among these, a particular mention deserves piyyuṭ na’eh, a ‘festive song’ designed for the celebrations following the wedding ceremony. This song is a parody, with humorous tones and erotic allusions, which is pre- sented in the form of a dialogue between the two spouses, an old man and a girl. The interest of this text concerns firstly the language, and secondly its literary form. As for the language, piyyuṭ na’eh is a precious, early witness of an almost unattested phase of spoken Judeo-Catalan. On a literary level, piyyuṭ na’eh is a highly refined text, whose ‘popular’ tones are obtained through a skilful use of ‘colloquial’ language, metrics, and the stereotypical depiction of the characters. In this article, I will deal in detail with the seman- tic analysis of the Hebrew component, deepening the various linguistic and / or stylistic categories into which the Hebrew words can be included. The aim is to show how this dynamic reproduces and exasperates, for comic pur- poses, daily linguistic practice of the Catalan Jews of that time. Secondly, I will show that piyyuṭ na’eh was composed by a learned author who had both Hebrew and Romance literary sources at disposal. I will also propose a contextualization of this type of text in the context of the Pastorella literary genre, and ‘women’s song’, in which the female figure constitutes the occasion for the humorous skit and the justification for the use of a ‘mixed-language’ code. Humanidades
Databáze: OpenAIRE