Studio osservazionale monocentrico di valutazione del consumo di ossigeno in corso di clampaggio dellʼilo epatico durante chirurgia resettiva epatica: dati preliminari

Autor: Alessandrini, E. M., LORENZINI, LAURA, BORTOLANI, BARBARA, CERCENELLI, LAURA, MARCELLI, EMANUELA, FAENZA, STEFANO
Přispěvatelé: AIM Congress srl, Alessandrini, E.M., Lorenzini, L., Bortolani, B., Cercenelli, L., Marcelli, E., Faenza, S.
Jazyk: italština
Rok vydání: 2015
Popis: Lʼintervento di resezione epatica prevede, quando necessario, il clampaggio dellʼilo epatico per limitare il sanguinamento intraoperatorio. Generalmente la manovra si compone di fasi di clampaggio vascolare, di circa 7 minuti, intervallate da periodi riperfusivi, di circa 3 minuti. Scopo dello studio è stato valutare, lʼimpatto dellʼesclusione vascolare epatica sullʼandamento intraoperatorio del consumo di ossigeno e dellʼEndTidal CO2, nonchè sulla funzionalità epatica post-operatoria. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 21 pazienti candidati a resezione epatica per patologie maligne o benigne; 5 pazienti presentavano cirrosi epatica. Tutti i soggetti, previo ottenimento del consenso al trattamento dati, sono stati sottoposti allʼintervento chirurgico. Sono stati rilevati i parametri di interesse di cui sopra e valutati per un follow-up di 7 giorni. Il management clinico e chirurgico si è svolto routinariamente, essendo lo studio di tipo osservazionale. Risultati. Lʼanalisi dei dati intraoperatori ha mostrato unʼestrema variabilità riguardo lʼandamento del consumo di ossigeno, non consentendo di individuare un trend di crescita o di riduzione dello stesso in fasi di clampaggio e di riperfusione. Lʼanalisi del trend dellʼET CO2 ha consentito invece di osservare, permanendo una certa variabilità inter ed intra-individuale,una riduzione della quota di CO2 espirata nella fase di esclusione vascolare, a fronte invece di una suo aumento nella fase di declampaggio, consentendo spesso di apprezzare un vero e proprio picco, seguito da una lenta discesa fino ad una fase di plateau, corrispondente ad una nuova stabilità. Il 40 % dei soggetti, quasi tutti portatori di epatopatia cronica, non mostrava questʼultima fase. Lʼanalisi dei dati post-operatori ha consentito di trovare correlazioni significative (p= 0,63 ) tra il tempo totale di ischemia e i valori di AST rilevati in 3° giornata post-operatoria, non rivelando però importanti differenze tra pazienti cirrotici e non. Le correlazione tra tempo di clampaggio totale e MELD Score (p= 0,36 ), lattati rilevati nelle 24 ore successive allʼintervento (p= 0,1 ), degenza in TIPO e totale (p= 0,11 p= 0,09) non sono risultate statisticamente significative. Nemmeno lʼinsorgenza delle complicanze, valutate utilizzando la classificazione di Clavien- Dindo, sembra essere correlata (p= 0,18) al tempo ischemico totale. Non sono emerse differenze significative tra pazienti cirrotici e non. Conclusioni. Attualmente non è possibile stimare il peso che lʼischemia epatica ha sul consumo di ossigeno totale, evidenziando la complessità dei meccanismi che ne sono sottesi. Il tempo di riperfusione di 3 minuti sembra non essere sufficiente, soprattutto nei soggetti cirrotici, per eliminare la CO2 accumulata, verosimilmente a causa della resistenza che il fegato cirrotico oppone al sangue portale, rallentando il suo arrivo al circolo polmonare. Lo stress ischemico sembra determinare un aumento dei valori delle transaminasi non epato-specifiche, non influenzando in modo significativo il decorso post-operatorio dal punto di vista della funzionalità epatica.
Databáze: OpenAIRE