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In questo contributo si esamineranno le relazioni che vi furono tra la moneta grossa d’argento battuta dalla zecca di Bologna, chiamata “bolognino”, e alcune monete contemporanee di altre zecche, che vennero a loro volta chiamate “bolognini”. Queste imitazioni, morfologicamente diverse in base alla zecca di provenienza, presentavano delle caratteristiche tali da farle ritenere in passato delle contraffazioni, viste anche le minime variazioni d’intrinseco tra la moneta bolognese e le sue “imitazioni”. In questo studio si useranno diversi metodi d’indagine numismatica, in primis si sono studiati i dati ufficiali presi dai documenti coevi, poi si sono analizzati i vari ripostigli monetali noti e infine le monete presenti in alcune raccolte numismatiche. Unendo questi dati si cercherà di far luce su questa moneta che ebbe un così grande successo da circolare sia nell’Italia centro settentrionale che nel Regno di Napoli. In this contribution we will examine the relationships that existed between the “grosso” coin minted in Bologna, called "bolognino", and some contemporary coins of other mints, which were in turn called "bolognini". These imitations, morphologically different according to the origin of the mint, had characteristics such as to make them believe to be counterfeits in the past, considering the minimal intrinsic variations between the bolognino and its "imitations". In this study, different methods of numismatic investigation will be used, first of all the official data taken from contemporary documents have been studied, then the various known hoard have been analyzed and finally the coins present in some numismatic collections. By combining these data, we will try to shed light on this coin which was so successful that it circulated both in central-northern Italy and in the Kingdom of Naples. |
