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Il contributo inserisce l’analisi e la discussione della criminalizzazione del movimento indipendentista catalano nell’ambito dei processi contemporanei di criminalizzazione del dissenso politico. Utilizzando i dati di una ricerca qualitativa realizzata tra il 2017 e il 2022, che include analisi documentale, della stampa, osservazione sul campo ed interviste, vengono analizzate le diverse tattiche punitive e le diverse modalità con cui sono stati criminalizzati, in particolare dopo il referendum del 1° ottobre 2017, sia le élite politiche che il movimento dal basso. L’analisi conferma i risultati principali della ricerca contemporanea sulla criminalizzazione del dissenso e al tempo stesso ne evidenzia alcune peculiarità, legate al contesto spagnolo. Lo studio del caso catalano consente inoltre di approfondire la comprensione delle dinamiche della criminalizzazione del dissenso in contesti democratici, dove il rispetto dei diritti civili e politici sono costantemente dichiarati, ma sempre più di frequente soggetti a restrizione e apre nuovi interrogativi sulla legittimità delle democrazie liberali e sull’espansione della punitività nel suo complesso. The paper – based on a qualitative study carried on between 2017 and 2022, which includes document analysis, semi-structured interviews and participant observation – analyzes the criminalization of the Catalan independentist movement, in the broader context of contemporary processes of criminalization of political dissent and freedom of expression. The focus is on the wave of repression and on the strategies of criminalization employed by the Spanish police and judiciary in the years after the referendum of October 1st, 2017. The study shows how this process of criminalization shares some common traits with other processes and, at the same time, which are the peculiarities related to the Spanish context, in terms of punitive strategies and of the type of mobilization. |
