Popis: |
Nell’italiano contemporaneo scritto (ma non solo) come mostra un alto grado di indeterminazione morfosintattica e semantica. Sembra infatti poter comparire come avverbio interrogativo, congiunzione subordinante e preposizione, perché introduce sia frasi principali e subordinate che complementi, ed appare fortemente polisemico (in senso lato), perché oltre al suo significato di base modale e comparativo “di analogia” assume numerosi altri valori: può infatti ad es. introdurre interrogative parziali dirette ed indirette dal senso causale e soggettive ed oggettive non modali, ed anche complementi di paragone o subordinate circostanziali dal senso di nuovo non modale né comparativo di analogia – se ad es. l’elemento comparato è semanticamente graduabile la comparazione risulterà non qualitativa ma quantitativa, mentre in altri casi i contenuti espressi vengono semplicemente posti in correlazione, ed in altri ancora emergono invece rapporti di carattere temporale, causale, consecutivo, concessivo fattuale, comparativo ipotetico e finale. Scopo dell’articolo è descrivere questo almeno apparentemente troppo ampio ventaglio di variazione, tentando al contempo di mettere in luce i meccanismi grazie ai quali gli/le utenti riescono evidentemente a gestire un così alto tasso di ‘imprecisione’ comunicativa: da un lato la codifica da parte del/la mittente delle relazioni semantico-concettuali da instaurare tra i contenuti espressi vs. la loro ricostruzione inferenziale da parte del/la destinatario/a (anche sulla base delle sue conoscenze enciclopediche), e dall’altro l’opposizione tra la codifica di tipo “relazionale”, che dipende dall’architettura sintattico-semantica del nucleo predicativo di cui una subordinata completiva satura una valenza, e quella di tipo “puntuale”, che dipende invece dal significato del connettore utilizzato per collegare (i contenuti espressi dal)le due frasi. |