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La circolare emessa il 2 ottobre 2017 dal procuratore della Repubblica di Roma affronta il tema delle iscrizioni nel registro delle notizie di reato, con particolare riguardo alle iscrizioni disposte a carico di soggetti noti. Il documento contiene direttive tese a evitare iscrizioni ordinate in assenza di seri presupposti, giacché la registrazione del nominativo del possibile autore del reato comporta un “costo” significativo, espresso nella condizione di indagato. In quest’ordine di idee, si auspica la ricerca di “indizianti specifiche”, tralasciando, tuttavia, il pericolo opposto di iscrizioni tardive, comunque deleterie e pregiudizievoli. Subordinando l’iscrizione all’emergere di specifiche indizianti, pur in presenza di elementi obiettivi di identificazione dell’indagato, il pubblico ministero esercita un potere discrezionale sulla tempistica dell’iscrizione, con ricadute negative sul diritto di difesa e sul piano (giuridico) della legalità dell’azione penale. The internal memorandum issued by the head of the public prosecutors in the Rome circuit on 2 October 2017 deals with the issue of primary filing of criminal charges against a suspect. The memorandum provides directives aimed at avoiding that cases are filed without any serious grounds, as registering the name of an alleged perpetrator of a crime involves a considerable burden for the person under investigation. For this very reason, it is preferable to search for “circumstantial evidence”, yet without considering the opposite risk of late filings, which can also be harmful and detrimental. By making a filing contingent upon the availability of circumstantial evidence, even though objective elements of a suspect’s identification exist, the public prosecutor uses a discretional power on the timing of the filing, which has a negative impact on both on the right of defense and on the lawfulness of the prosecution. |