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La formazione in traduzione ha avuto un rapido sviluppo negli ultimi venti anni ed stata accompagnata da un'intensa riflessione sulle competenze e sugli approcci pedagogici necessari per acquisirle, anche sulla spinta di iniziative come la rete EMT (European Master's in Translation), che hanno favorito i contatti fra istituzioni di istruzione superiore che formano traduttori/rici professionisti/e. Particolare attenzione stata posta, soprattutto nell'ultimo periodo, sulle competenze pi strettamente legate alla professione. Questo contributo intende offrire una panoramica dei principali quadri delle competenze e dei principali approcci pedagogici proposti per lo sviluppo di tali competenze (informazioni non sistematicamente disponibili in lingua italiana). Su questa base propone poi l'introduzione di un approccio pedagogico noto come service-learning, attualmente sperimentato in diversi contesti universitari, in Italia e all'estero, il cui valore per la formazione in ambito traduttivo risulta ancora inesplorato. L'intervento si conclude con alcuni suggerimenti pratici per la sperimentazione di un'esperienza di service-learning in un contesto universitario italiano. In the past two decades there has been a substantial increase in the number of translator education programmes, that has gone hand in hand with intense reflection on translation competences and on the pedagogic approaches needed to acquire them. An important role has been played by network initiatives such as the EMT (European Master's in Translation), which have strengthened collaboration among higher education institutions that educate future language professionals. Particular attention has been devoted, especially in the latest years, to professional competences. In this contribution we survey the main competence frameworks and pedagogic approaches proposed for the acquisition of such competences. Based on these premises, we argue for the introduction of a new pedagogic approach known as service-learning, which is being tested and used in higher education settings internationally, but that is still not widely employed in translation pedagogy. We conclude with some practical suggestions for the implementation of service-learning in an Italian university translation programme. |