Autor: |
POLUZZI, ELISABETTA, PICCINNI, CARLO, RASCHI, EMANUEL, MONTANARO, NICOLA, Mazzolani M., Angelini C., D’Alessandro R., Martinelli P., Quatrale R., Calzetti S. |
Přispěvatelé: |
Poluzzi E., Piccinni C., Raschi E., Mazzolani M., Angelini C., D’Alessandro R., Martinelli P., Quatrale R., Calzetti S., Montanaro N. |
Jazyk: |
italština |
Rok vydání: |
2006 |
Předmět: |
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Popis: |
Introduzione. L’Entacapone è indicato nei pazienti affetti da Malattia di Parkinson, in aggiunta a levodopa+inibitore della dopadecarbossilasi, quando si presentano fluttuazioni motorie giornaliere di “fine dose” non altrimenti stabilizzabili. La Regione Emilia-Romagna ha vincolato la prescrizione di Entacapone alla compilazione di uno specifico e articolato piano terapeutico da parte dello specialista neurologo. Metodi. Il piano terapeutico standard per la prescrizione di Entacapone adottato dalla Regione Emilia-Romagna contiene le seguenti informazioni: dati anagrafici del paziente, età d’esordio e durata della malattia, terapia farmacologica precedente, gravità della malattia (scala UPDRS), posologia dell’Entacapone. I piani terapeutici compilati nel periodo settembre 2004-aprile 2006 per pazienti residenti in Emilia-Romagna sono stati inviati all’Assessorato alla Sanità dell’Emilia-Romagna. Risultati. Sono stati ottenuti 848 piani terapeutici, riferiti a 526 pazienti (di cui 38% femmine). Il 44% dei pazienti ai quali è stato prescritto Entacapone aveva una storia di malattia di oltre i 10 anni. Al momento della prescrizione, il 57% riceveva almeno 4 somministrazioni di levodopa+inibitore e il 53% anche un dopaminergico diretto (prevalentemente pramipexolo). Le posologie più frequentemente adottate sono state 600 mg/die e 800 mg/die. Nell’insieme, queste posologie costituiscono il 61% delle scelte. Il 24% ha ricevuto meno di 600 mg/die e il 13% più di 800 mg/die. I pazienti che hanno intrapreso un trattamento con Entacapone si distribuiscono in maniera relativamente uniforme sulla scala dei valori di UPDRS III (disabilità motoria), con un massimo nell’intervallo tra 31 e 40. Conclusioni. In base all’evoluzione della malattia, al ruolo delle altre strategie terapeutiche e all’efficacia limitata dell’Entacapone, questo trattamento dovrebbe essere iniziato idealmente ad uno stadio intermedio della malattia, quando le fluttuazioni motorie di fine dose non sono più controllabili con altre strategie, ma la gravità della patologia non è ancora elevata. Al contrario, gli alti valori di UPDRS, la lunga durata di malattia e la complessità dei regimi terapeutici dei pazienti in studio, suggeriscono che mediamente i soggetti ammessi al trattamento con Entacapone presentavano una patologia in stadio molto avanzato. Il piano terapeutico si è rivelato un buono strumento per valutare il profilo di utilizzo nella pratica clinica dell’Entacapone e nel futuro, quando saranno disponibili dati di follow-up a lungo termine, potrà essere utile anche per trarre alcuni dati sulla reale efficacia del farmaco e la sua tollerabilità. |
Databáze: |
OpenAIRE |
Externí odkaz: |
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