Il diritto ad un cibo adeguato davanti ai giudici

Autor: Maria Mocchegiani
Přispěvatelé: GINEVRA CERRINA FERONI, TOMMASO EDOARDO FROSINI, LUCA MEZZETTI, PIER LUIGI PETRILLO, Maria Mocchegiani
Jazyk: italština
Rok vydání: 2016
Předmět:
Popis: Scopo del presente paper è indagare la natura e i pro li di giustiziabilità del c.d. “diritto ad un cibo adeguato”. Il tema è di estrema attualità e intercetta materie extragiuridiche, rivelando una connotazione autenticamente multidisciplinare. Nell’assenza di una de nizione positiva, muoveremo dalle parole del primo Speciale Relatore per il diritto al cibo dell’Alto Commissariato dei Diritti Umani dell’ONU, Jean Ziegler, il quale, assumendo la duplice prospettiva della food security e della food safety, in un celebre saggio del 2004 de nisce il diritto ad un cibo adeguato come “il diritto di ogni essere umano ad avere un accesso regolare, permanente, libero a cibo (...) in grado di assicurare una vita psichica e sica, individuale e collettiva, priva di angoscia, soddisfacente e degna”. Benché la maggioranza dei Paesi membri della FAO abbia rati cato il Patto sui diritti economici, sociali e culturali (New York, 1966), riconoscendo dunque come vincolanti gli obblighi relativi alla realizzazione del diritto all’alimentazione quale parte integrante di uno standard di vita adeguato (art. 11), sono ancora pochi gli Stati che hanno reso effettivo tale diritto a livello interno, e pochissimi quelli che hanno provveduto ad una sua espressa costituzionalizzazione. Solitamente, il right to adequate food è difatti oggetto di un riconoscimento normativo soltanto indiretto, che rende dif cile l’individuazione di un chiaro meccanismo di giustiziabilità, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale. Alla luce di ciò, saranno oggetto di indagine alcuni casi giurisprudenziali esemplari del ruolo che le corti supreme possono rivestire nella tutela giurisdizionale di un diritto ancora troppo debole sul piano giuridico-positivo.
Databáze: OpenAIRE