Přispěvatelé: |
A.De Benedictis, D. Benati, M.Calogero, E.Miceli, V.Ravaglia, A.Serrani, A.Angelini, L.Chines, A.Salsi, A.Severi, L.Annibali, S.Bondini, L.Pasquini, M.Ricci, A.Marinovic, R.Moreira, L.Garcia Sanchez, D. Benati, G.A.Calogero, Valeria Rubbi |
Popis: |
Gaspare Nadi (1418-1504), capomastro bolognese vissuto nel XV secolo, ha lasciato un importante diario conservato presso la sala manoscritti della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna (ms. B 1157). Si tratta di un testo indubbiamente molto originale: innanzitutto, per la bassa estrazione socio-professionale del suo autore, ma, principalmente, per l’attenzione tutta particolare che Nadi dedica all’attività edilizia bolognese, fornendo un quadro sulle maggiori trasformazioni urbanistico-architettoniche, bentivolesche e non, con costante cadenza cronologica. Questo è uno dei motivi per i quali l’autore è stato a lungo reputato erroneamente un architetto, almeno fino a Francesco Malaguzzi Valeri (1899). Sulla fortuna che avrà il genere diaristico a partire dal XIX secolo, si colloca la sua parziale pubblicazione nel 1886 a cura di Corrado Ricci e Alberto Bacchi Della Lega, nella collana “Scelte di curiosità letterarie inedite e rare dal secolo XIII al XVII fondata nel 1861 da Francesco Zambrini”. Pur presentata come edizione integrale, l’edizione ottocentesca manca di alcune carte dell’autografo che hanno portato ad un sostanziale fraintendimento critico. Un caso emblematico, dunque, il cui studio ha chiarito il ruolo del capomastro all’interno delle società delle arti e dei mestieri che, nei confronti della cultura architettonica locale, hanno giocato un ruolo decisivo sia di istituzionalizzazione del cantiere medievale, sia di difesa di una tradizione architettonico-decorativa tardo-gotica, in particolare con la riproposizione e reinterpretazione della costruzione a torre. |