Autor: |
FABBRI, RAFFAELLA, PASQUINELLI, GIANANDREA, MAGNANI, VALENTINA, TAMBURINI, FEDERICA, VENTUROLI, STEFANO, C. MARSILI, A. PUGLIESE |
Přispěvatelé: |
R. FABBRI, G. PASQUINELLI, V. MAGNANI, F. TAMBURINI, C. MARSILI, A. PUGLIESE, S. VENTUROLI. |
Jazyk: |
italština |
Rok vydání: |
2008 |
Předmět: |
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Popis: |
La crioconservazione del tessuto ovarico in giovani pazienti, che devono sottoporsi a severi trattamenti antiblastici, sono interamente focalizzate sulla possibilità di preservare la loro fertilità. In questa review, saranno trattati gli sforzi compiuti per ottimizzare le variabili che sembrano influenzare la sopravvivenza del tessuto congelato. In primo luogo si valuterà se sia più utile preservare i follicoli o l’intero tessuto ovarico e verranno descritte alcune esperienze compiute fino ad oggi nell’uomo. In seguito l’attenzione sarà focalizzata sulle possibili applicazioni cliniche del tessuto dopo scongelamento (trapianto autologo/eterologo o sviluppo in vitro dei follicoli): a remissione completa della malattia come procedere se la paziente prende in considerazione l’ipotesi della maternità? Dal punto di vista clinico, è preferibile l’autotrapianto rispetto allo xenotrapianto in animali immunodepressi o è più opportuno tentare la maturazione dell’ovocita in vitro? Al momento, le tecniche di autotrapianto sono le uniche capaci di ripristinare la crescita follicolare, la produzione endogena degli ormoni ed anche un esiguo numero di gravidanze, spontanee o indotte con IVF. Infine, saranno descritte le nostre esperienze sulla crioconservazione del tessuto ovarico, dalla scelta del PROH (propandiolo) come migliore crioprotettore alla scelta del supporto proteico più adatto per la preservazione del tessuto crioconservato. |
Databáze: |
OpenAIRE |
Externí odkaz: |
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