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F. Goisis, G.Piperata, D.Senzani, F. Cerioni, V. Sarcone, etc., F. Goisis, F. Cerioni, V. Sarcone, Daniele Senzani |
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Sommario: 1. Introduzione: misure amministrative di prevenzione ed esercizio del potere discrezionale – 2. Lo sviluppo di una nuova nozione di corruzione nel contesto internazionale ed europeo – 3. (segue) Il diritto ad una buona amministrazione nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – 4. Le misure di prevenzione della corruzione come punto di contatto tra principio di legalità e diritto ad una buona amministrazione – 5. Il piano di prevenzione della corruzione come codificazione della prassi amministrativa – 6. Il piano di prevenzione della corruzione come codificazione della discrezionalità della pubblica amministrazione – 6. Gli effetti delle misure di prevenzione e la tutela dei terzi. Abstract: L’ordinamento italiano ha intrapreso da qualche anno un percorso orientato alla prevenzione della corruzione che si è aggiunto alla tradizionale risposta repressiva di natura penalistica. Questa innovazione si deve in gran parte agli obblighi derivanti dalle numerose convenzioni internazionali che il nostro paese ha nel tempo sottoscritto oltreché alla crescente pressione dei vicoli posti alla finanza pubblica. Tale sistema mostra un significativo cambiamento di prospettiva. In sintesi, infatti, le figure sintomatiche di situazioni di anomalia nell’esercizio del potere pubblico, pur suscettibili di acquisire un’autonoma rilevanza sul piano penale, vengono traguardate anche nella diversa prospettiva dell’azione ammini¬strativa e, dunque, secondo una chiave di lettura che consente molteplici considerazioni, di portata più generale in ambito amministrativistico. La necessità di introdurre misure di carattere preventivo impone, quindi, una profonda riflessione in merito alle modalità di organizzazione e di svolgimento dell’azione amministrativa. In questa prospettiva, la necessità di adottare misure di mitigazione del rischio introduce, in modo non forse non del tutto previsto dal legislatore, la possibilità di definire ex ante la prassi dell’amministrazione. Ciò, soprattutto, con riferimento ai (successivi) momenti di esercizio della discrezionalità che trovano concretizzazione nel procedimento e nei (diversi) procedimenti. |