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Il libro è un percorso tra le Fiandre e l'Italia sulle tracce di una pittura nuova che rappresenta, con piglio di verità, la vita di tutti i giorni, riprendendo, sulla scorta di Plinio il Vecchio, gli antichi soggetti della cosiddetta "riparografia" (la pittura delle cose umili). Si tratta di quella pittura che negli studi prende il nome di "pittura di genere". Si comincia con Anversa sul 1550 e si prendono in esame, per dire dei maggiori, dipinti di Pieter Aertsen, Joachim Beuckelaer, Pieter Bruegel il Vecchio. Poi, oltrepassate le Alpi, si prosegue il viaggio nel Veneto (Jacopo Bassano e bottega), a Cremona (Sofonisba Anguissola, Vincenzo Campi), a Bologna (Bartolomeo Passerotti, Annibale Carracci da giovane). Il percorso si ferma alle porte di Roma negli anni in cui si era già avviata e si stava diffondendo per tutta l'Europa la rivoluzione di Caravaggio. |
