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Il lavoro mette in evidenza quanto il fallimento ambientale, non rispondendo ai bisogni “irrinunciabili” dei bambini di rispecchiamento e di cura, li porti a dover rinunciare alle parti vitali e creative di Sé. La depressione materna in un contesto familiare maltrattante e abusante costituisce uno scenario traumatico che impedisce al Sé emergente neonatale di strutturarsi in un Sé coerente e stabile. Attraverso un’esemplificazione clinica, il caso di una bambina, inserita in asilo nido a tre mesi e seguita dai servizi per tutta la prima e seconda infanzia, viene sottolineata la necessità di un intervento globale, psicologico e sociale, che, se non può eliminare le conseguenze traumatiche, può almeno offrire al bambino piccolo esperienze alternative di supporto e di riconoscimento dei suoi bisogni, in modo tale da non impedire la ricerca faticosa di una propria identità. |
