Il nuovo Mitreo dei marmi colorati a Ostia antica

Autor: M. David
Přispěvatelé: M. Cébeillac-Gervasoni, N. Laubry, F. Zevi, M. David
Jazyk: italština
Rok vydání: 2019
Předmět:
Popis: The investigations carried out in the last years in the district outside Porta Marina at ancient Ostia begin to clarify not only the development of the coastal landscape, but also the dynamic forms of urbanization that unfold from the 1st century BC until the 4th century AD. At the end of the 4th century, this suburban area was transformed into one of those « sordid places » cited by a wellknown inscription, where prestigious buildings such as the sumptuous one explored by G. Becatti or the Marciana Baths stood side by side with dark workshops and remote meeting places. In this context, a caupona, designed ex novo and built in the middle of the 3rd century, was renovated and adapted for the needs of a Mithraic community. The building, called « Mithraeum of multicolored marbles », was endowed with a very special worship hall with a marble pavement and walls plastered and painted in imitation of fine marbles. The interpretation of the building as well as the refinement of its chronology are made particularly complex not only because of the uniqueness of the monument, but also by the specific complexity of the stratigraphic sequence, largely conditioned by the activities of robbery implanted in the site after the year 1000. Le indagini svolte nel quartiere fuori porta Marina cominciano ad offrire il quadro evolutivo non solo del paesaggio costiero, ma anche delle forme dinamiche di un’urbanizzazione che si snoda dal I secolo a.C. fino al IV secolo d.C. Questo stesso suburbio si trasformò alla fine del IV secolo in uno di quei luoghi sordidi citati da una ben nota iscrizione, dove edifici prestigiosi come il sontuoso edificio studiato da G. Becatti o le terme della Marciana convivevano con oscure officine e remoti luoghi di incontro. In questo contesto una caupona, progettata e costruita ex novo alla metà del III secolo, venne ristrutturata e adattata alle esigenze di una comunità mitraica. L’edificio, denominato Mitreo dei marmi colorati, si dotò di una particolarissima aula cultuale con pavimentazione marmorea e pareti intonacate e dipinte ad imitazione di raffinati marmi. L’interpretazione e la raffinazione della cronologia dell’edificio sono resi particolarmente complessi non solo dai caratteri di unicità del monumento, ma anche dal particolare meccanismo di formazione della stratigrafia in larga parte condizionata dal cantiere di spoliazione ivi impiantato dopo il Mille.
Databáze: OpenAIRE