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L’avvio di una ricognizione sulle testimonianze scultoree e architettoniche realizzate in memoria dei caduti della Grande Guerra in Terra d’Otranto. Il contributo prende in esame opere di consolidata fortuna critica e misconosciute, le tipologie e il corredo iconografico, gli autori locali e sovralocali nel confronto con il contesto nazionale. Nella significativa selezione di monumenti analizzati, emergono i nomi dei salentini, su tutti Bortone e Maccagnani, operante a Firenze l’uno e Roma l’altro, e poi Simone, Saponaro e Guacci che realizzarono monumenti ai Caduti in varie regioni d’Italia (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia,), oltre ai pugliesi De Bellis e Sabatelli, e i nomi di Brozzi, Sindoni e Tamagnini. |