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Il contributo esplora il rapporto che intercorre tra l’attività del Touring Club Italiano nei suoi 125 anni di storia e quella delle discipline scientifiche che direttamente partecipano alla tutela del patrimonio culturale italiano, ponendo l’attenzione su quella del restauro architettonico. Tale rapporto parte dall’individuazione dell’oggetto di tutela che, ad oggi, è un concetto ampio e inclusivo: non si guarda più solo al ‘monumento’ come ‘episodio eccezionale’, ma al bene culturale quale «testimonianza materiale avente valore di civiltà» (Commissione Franceschini-Papaldo 1964-1966), nonché ad una più ampia nozione di Paesaggio. Attraverso gli emblematici contributi di Amedeo Maiuri e Roberto Pane, due figure significative della storia del restauro e dell’archeologia italiana, nonché attivi autori per il Touring Club, il saggio affronta il ruolo svolto dalla rivista «Le Vie d'Italia», per la promozione di una consapevolezza diffusa dell’importanza del patrimonio costruito e paesaggistico come riferimento per la Comunità. Su tale consapevolezza si basa il concetto contemporaneo di “Comunità di Patrimonio” introdotto dalla Convenzione di Faro (art. 2) del 2005, recentemente ratificata dal Senato italiano. |