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A seguito della pubblicazione del celebre studio di Emilio Sereni nel 1961, il tema del paesaggio è oggetto di analisi e riflessioni che allargano la portata semantica del termine e allo stesso tempo analizzano tale materia nei suoi elementi costitutivi. Questa progressiva rielaborazione avviene principalmente nel campo disciplinare dei geografi ma, grazie alle pubblicazioni del Touring Club Italiano, riceve un’ampia diffusione tra un pubblico di appassionati e si confronta con la discussione apertasi in altri ambiti culturali. Tra le questioni più dibattute, v’è quella del rapporto tra paesaggio e attività umane, che trova nel libro pubblicato dal TCI nel 1977, I paesaggi umani, un luogo di confronto e un’occasione per un’analisi estensiva. Gli scritti di Aldo Sestini prima, e quelli di Eugenio Turri poi, costituiscono il quadro generale in cui collocare l’opera, cui lo stesso Turri prende parte. Non limitandosi a registrare i cambiamenti all’interno del paesaggio italiano, il libro produce una catalogazione dei suoi diversi tipi, offrendone una lettura critica accompagnata da una cospicua documentazione fotografica. Si vuole qui considerare il volume del 1977 quale testimonianza decisiva, in un particolare momento storico, per il ruolo svolto dal TCI nella determinazione della nozione di paesaggio e nel cambiamento della prospettiva con cui definirla. |
