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Nel 1930 Carbonara, piccolo borgo dell’Irpinia, fu colpita dal violento terremoto del Vulture che danneggiò numerosi centri di Campania, Puglia e Basilicata. Nel 1931, su un altopiano con migliori caratteristiche geologiche, a tre chilometri di distanza dal piccolo borgo di Carbonara, viene fondata la nuova città di Aquilonia che presenta un impianto in linea con l’idea di città del Ventennio Fascista. Il piano di fondazione includeva 91 casette asismiche che sono state terreno fertile di sperimentazione di tecniche costruttive, tipologie residenziali minime e coinvolgimento degli abitanti nei processi di ricostruzione. Il paper trae origine dagli studi condotti nell’ambito di una convenzione di ricerca tra il Dipartimento di Architettura UniNA e il Comune di Aquilonia presentando riflessioni e approfondimenti sull’importanza di preservare e riattivare, con usi anche diversi da quelli originari, le 9 casette ancora esistenti testimonianza di storie della città, dell’architettura e degli uomini. In 1930, old Aquilonia, was struck by a violent earthquake.New Aquilonia was founded in 1931 with the typical basic idea of new town in the Fascist two-decade time. The new town centre was composed of 91 a-seismic houses. These houses were the fertile terrain for the experimentation of construction techniques and existenz minimum lodges. The paper presents the results of research activities which highlights the importance of preserving and recycling the 9 remaining houses. |