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Alessandro, vescovo di Nicea, e professore di retorica nell'università di Bisanzio è tra i maggiori studiosi che animarono il cosiddetto Umanesimo bizantino nei primi decenni del X secolo. Tra i suoi interessi , oltre alla disciplina che insegnava, vi erano anche gli studi che più erano in voga al tempo, ossia a dire quelli dedicati alla biografia antica e a Luciano. Per questo motivo entrò in possesso del più antico codice conservato contenente i lavori di Luciano (Vat. gr. 90), sul quale aggiunse numerosi scolii di sua mano. Due di questi, riferiti al Timone, sono dotte ricostruzioni delle vite di Cleone e Iperbolo. Il saggio analizza la struttura e le fonti di questi lemmi eruditi, ipotizzando che le citazioni ivi contenute possano risalire a Demetrio del Falero, forse per il tramite di Didimo di Alessandria. |
