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Il contributo esamina i principi e le strutture di governance delle società a partecipazione pubblica disciplinate dal d. lgs. n. 175 del 19 agosto 2016, nel testo integrato e corretto dal d.lgs. n. 100 del 16 giugno 2017. L'analisi si concentra sulle disposizioni dedicate agli assetti organizzativi delle società a controllo pubblico, nonché di quelle c.d. in house providing e a partecipazione mista pubblico-privata, ponendo in luce il rapporto dialettico fra la disciplina contenuta nel predetto testo legislativo e i principi e le regole di diritto comune. Sono oggetto di specifica considerazione la valutazione da parte delle società a partecipazione pubblica dell'opportunità di "integrare" gli ordinari strumenti di governo societario con: regolamenti in tema di compliance, un ufficio di controllo interno, codici di condotta e programmi di responsabilità sociale d'impresa, con il connesso obbligo di indicare gli strumenti eventualmente adottati nella relazione sulla governance. Alla ricostruzione di tale previsione normativa, da leggersi in correlazione con il più generale principio di adeguatezza organizzativa destinato ad arricchire il catalogo dei doveri imposti agli organi delle società di capitali, si accompagna l'indagine sulla regola dell'amministratore unico e sulla possibilità di derogarvi in presenza di specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi. Ne risulta un quadro normativo articolato e complesso, che sollecita un costante confronto fra la normativa speciale e la disciplina generale in tema di società di capitali e si carica di ulteriori aspetti problematici nel caso delle società in house providing e delle società miste. Particolare attenzione è rivolta alla facoltà di derogare mediante apposite previsioni dello statuto al principio della competenza esclusiva degli amministratori sulla gestione delle suddette società, nonché alla possibilità di introdurre, laddove sia adottato il tipo della s.r.l., clausole statutarie attributive di particolari diritti ai sensi dell'art. 2468, comma 3, del codice civile. L'indagine sulle potenzialità applicative e sulle implicazioni sistematiche di tali disposizioni conferma l'esistenza di diversi modelli di società a partecipazione pubblica, caratterizzati da deroghe più o meno ampie alla disciplina di diritto comune, ma comunque improntati alla regola della conservazione delle risorse impiegate e, dunque, ad una gestione in grado di salvaguardare prospetticamente la solvibilità dell'impresa. |