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Per soddisfare le richieste della UE per il 2020 in materia di riciclo dei rifiuti, l’Italia dovrà incrementare del 27% la quota di riciclaggio e compostaggio dei Rifiuti Urbani ed incrementare di circa il 63% il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione (C&D). Ad oggi appena il 7% dei rifiuti da C&D è avviato a riciclo, di questo circa il 91% è riutilizzato sotto forma di inerti, il restante 9% è composto da materie prime seconde, facilmente reperibili nei RU. Ipotizzando, allora, di prelevare il 35% dei rifiuti urbani e destinarlo a riciclo, ad uso esclusivo dell’edilizia, pur mantenendo le proporzioni nella composizione dei rifiuti da C&D, si otterrebbero quantità a disposizione di gran lunga maggiori e la possibilità di ampliare notevolmente l’offerta di prodotti di derivazione non limitando il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione alla sola produzione di aggregati, ma aprire il mercato all’intera produzione edile. Si è voluto sperimentare la sostituzione di materiali comuni con altri ad alto contenuto riciclato in un progetto, valutandone le conseguenze in termini di prestazioni, sostenibilità ed aspetto. L’impiego di materie prime seconde ha apportato un notevole miglioramento, verificato dal protocollo LEED, senza modificare in modo significativo le prestazioni degli elementi edilizi. Supponendo che l’Italia riesca a recuperare i deficit e ad integrare positivamente la produzione e l’impiego di prodotti a contenuto riciclato, nei tempi prestabiliti, cosa si otterrebbe? Un profilo zero sprechi, dove i rifiuti diverrebbero risorsa. To meet the requirements of the EU for 2020, in regard of waste recycling, Italy has to increase by 27% its proportion of recycling and composting of Urban Waste and about 63% of Construction & Demolition waste. Nowadays, only 7% of C&D waste is recycled and about 91% of it is, then, reused as aggregates; the remaining 9% is composed of secondary materials, available in the UW. Assuming then to take 35% of Urban Waste, in order to recycle it exclusively in construction field, maintaining the proportions in the composition of C&D waste, it would be possible to get a far greater amount of products available able to expand the offer, not restricting the recycling of Construction and Demolition waste to the production of aggregates, but enlarging the market to the entire construction field. The replacement of common materials with similar high recycled content ones, it has been verified through a project, evaluating the consequences in terms of performance, sustainability and appearance. The use of secondary materials greatly improved on the project quality, verified by LEED certification, without significantly changing the building structure. Assuming that Italy would be able to recover the deficit and to increase the production, and use, of recycled content products, by 2020, what would we get? A zero waste profile, where waste becomes resource. en |