Autor: |
Brunori, Paola, CANCIANI, Marco, Cortesi, Chiara, GEREMIA, FRANCESCA, Giovanetti, Francesco, Grimaldi, Marco, PALLOTTINO, Elisabetta, Papacosta, Paraskevi, SACCONE, MAURO, SPADAFORA, GIOVANNA, STABILE, Francesca Romana, ZAMPILLI, MICHELE |
Přispěvatelé: |
Caliò, L.M., Liviadotti, M, Martines, G., Belli, R. (comitato organizzatore), Brunori, Paola, Canciani, Marco, Cortesi, Chiara, Geremia, Francesca, Giovanetti, Francesco, Grimaldi, Marco, Pallottino, Elisabetta, Papacosta, Paraskevi, Saccone, Mauro, Spadafora, Giovanna, Stabile, Francesca Romana, Zampilli, Michele |
Jazyk: |
italština |
Rok vydání: |
2016 |
Předmět: |
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Popis: |
Il Laboratorio di progettazione del Master in Restauro architettonico e cultura del patrimonio ha studiato nel corso delle edizioni XII e XIII (2014-2015) il restauro urbano dell’isolato del centro storico di Roma delimitato dalle vie Crispi, Sistina, del Tritone e Zucchelli. L’isolato, posto al limite della zona densamente urbanizzata fin dall’epoca romana, ha subito numerose modifiche e trasformazioni, soprattutto nella seconda metà del XIX secolo. La zona centraleera occupata sin dalla fine del XVI secolo dal Convento delle Carmelitane Scalze e sue pertinenze. Mentre il fronte su via Crispi, oggi occupato dalla Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea, e l’adiacente chiesa di San Giuseppe si sono conservate nel tempo, la parte del complesso conventuale che si estendeva sulla parallela via Zucchelli ha subito una serie di consistenti demolizioni nel 1935 a causa di dissesti delle strutture murarie. Da allora l’area, destinata a deposito della nettezza urbana, si trova in uno stato di deprecabile degrado. Il laboratorio di progettazione del Master ha offerto all’amministrazione capitolina gli studi e i progetti dei suoi studenti, come già avvenuto in alcune precedenti edizioni, per risarcire un vuoto urbano degno di miglior futuro. Lo scopo del progetto di restauro, insieme architettonico ed urbano, è il ripristino dei volumi perduti delle case su via Zucchelli e del Convento di San Giovanni a Capo le case in funzione della ricomposizione dell’isolato e tenendo conto della necessaria convivenza tra l’assetto premoderno e i nuovi edifici realizzati dopo il 1870. L’assetto dell’area interna è stato studiato alla luce dei necessari collegamenti tra i nuovi spazi ampliati della Galleria comunale, i resti archeologici rinvenuti nel corso dei recenti scavi della Soprintendenza statale, e l’edificio della Galleria Gagosian. Un risultato non secondario è stato quello di restituire, sulla base di una consistente documentazione iconografica, la rappresentazione tridimensionale delle fasi evolutive di una pezzo di città di grande interesse storico e architettonico. |
Databáze: |
OpenAIRE |
Externí odkaz: |
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