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L'articolo esamina l’attuazione della direttiva europea sulle pratiche commerciali scorrette nella filiera agro-alimentare con particolare riferimento alla funzione dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF). In Italia, la funzione di “autorità di contrasto” ed il compito di sanzionare le pratiche commerciali scorrette nella filiera agroalimentare sono state affidate all’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari presso il Ministero dell’Agricoltura, ma il legislatore non ha formalmente escluso la competenza dell’Autorità antitrust in materia. Per evitare il problema di interferenze di competenze tra autorità, sarebbe stato preferibile se il legislatore avesse adottato una regola più chiara, ma ogni problema di interpretazione può essere superato, adattando i principi della giurisprudenza amministrativa in tema di riparto di competenze tra le autorità indipendenti e ricordando gli obiettivi fissati dalle normative. Secondo il ragionamento svolto, non esiste antagonismo e contrapposizione tra le autorità che sono chiamate a cooperare reciprocamente in funzione degli interessi da proteggere. La tutela del consumatore rimane sotto la protezione dell'Autorità antitrust, mentre la repressione delle pratiche commerciali scorrette tra imprese della filiera agroalimentare è affidata all'ICQRF |