Properzio e Cornelio Gallo: il modello 'cogente', il modello 'sfuggente'

Autor: Eck, W., Manca, M. L. Giorgi, LANDOLFI, Luciano, Cresci Marrone, G., Massa Pairault, M. H., Cristofoli, R., Zanker, P., Perrelli, R., Alvarez Hernandez, A. R, Holzberg, N., Dimundo, R., Keith, A., Santini, C., Fedeli, P., Polara, G. .
Přispěvatelé: Eck, W., Manca, M.L.-Giorgi, F., Landolfi, L., Cresci Marrone, G., Massa-Pairault, M.-H., Cristofoli, R., Zanker, P., Perrelli, R., Alvarez Hernandez, A.R, Holzberg, N., Dimundo, R., Keith, A., Santini, C., Fedeli, P., Polara, G.
Jazyk: italština
Rok vydání: 2014
Předmět:
Popis: Se la scoperta del papiro di Qaṣr Ibrîm ha ampliato le nostre conoscenze sulla produzione di Cornelio Gallo, la fisionomia di questi distici ha consentito di retrodatare l’apparizione del servitium amoris e delle lamentele sulla nequitia puellae restituendo a Gallo la paternità di entrambi e alla sua poesia un ruolo paradigmatico. Viceversa, per quel che concerne il fr. 4, il complesso legame che intercorre fra le Muse, Licoride e l’autore non permette di ipotizzare diretti influssi sulla creazione della figura della puella carminum iudex compiuta da Properzio soprattutto nel secondo libro delle Elegie. Un modello soggetto a continui riadattamenti appare viceversa il fr. 3, dedicato alla maxima pars historiae: la prospettiva di un trionfo bellico memorabile appare in ogni caso come la prima testimonianza di un interesse della poesia elegiaca (o ‘epigrammatico-elegiaca’) nei rispetti di un evento capace di trasformare il Caesar di turno nel personaggio più significativo della storia romana, il cui ritorno costituisce un’occasione di tripudio sul piano collettivo e sul piano personale. Dunque, Cornelio Gallo avrebbe allargato i confini dell’elegia augustea (o dell’epigramma augusteo) a tematiche di carattere politico, una scelta densa di conseguenze soprattutto per Properzio per il quale il peso del modello dovette risultare molto più significativo di quanto i moderni non possano verificare.
Databáze: OpenAIRE