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Le tipologie di abitazione temporanea oggi utilizzate in caso di emergenza si possono ricondurre a due sistemi strutturali fondamentali: il sistema ad involucro flessibile ed il sistema ad involucro rigido. Da questi deriva un sistema misto in cui elementi flessibili si integrano ad elementi rigidi, generando soluzioni particolarmente interessanti sia dal punto di vista tecnologico sia formale. Ai sistemi flessibili appartiene la tenda, insieme a tutte quelle strutture leggere, estensibili e/o gonfiabili, quali strutture a pantografo, pneumatiche o, tensostruttu-re. Ai sistemi rigidi si fa risalire la casa, da cui derivano il container ed il prefab-bricato, ma anche la roulotte ed il camper. Da queste matrici della tradizione ar-chitettonica ha origine la vasta produzione oggi presente sul mercato. In particolare, i ricoveri, tuttora prevalentemente utilizzati durante le fasi di interven-to in caso di calamità, sono classificabili in quattro tipologie: la tenda, la roulotte, il container e la casa prefabbricata, alla quale segue l'edificio definitivo. Queste ti-pologie fanno capo ad una classificazione, elaborata dalle Agenzie Internazionali di Soccorso, che prevede tre categorie di intervento in caso di calamità: emergen-za, provvisorio, permanente. La tenda resta insostituibile come primo riparo di emergenza, ma la roulotte, il container ed il prefabbricato, hanno subito evidenziato tutte le loro incongruenze a causa della totale assenza dei parametri fondamentali per una adeguata fruibilità. E questo perché si tratta quasi sempre di unità abitative progettate per usi specifici e che vengono adattate ad esigenze diverse da quelle per le quali sono state concepite. Il contributo è il risultato di uno studio condotto presso il Dipartimento di Ar-chitettura dell’Università degli Studi di Palermo, sullo stato dell'arte dei sistemi di abitazione per l'emergenza, in particolare su alcuni aspetti non sufficientemente risolti riguardo le soluzioni adottate per garantire la qualità abitativa del manufatto in termini di materiali, comfort, sicurezza, impatto ambientale e versatilità. The types of temporary residence nowadays used in case of emergency can be brought back to two fundamental structural systems: flexible envelope system and hard covering one. From these derive a mixed system in which flexible elements are integrated with rigid elements, creating interesting solutions both technological and formal. Tent belongs to flexible systems. It's the expression of nomadic cultures, along with all the lightweight, extendable and/or inflatable structures, such as, panto-graph, pneumatic structures or tensile structure. Home backs to the rigid systems. It is the symbol of permanent structures, whence containers and prefabricated rice, but also the caravans and camper. From these arrays of architectural tradition originates the vast production on the market nowadays. In particular, the shelters, still predominantly used during disaster intervention, are classified into four types: tent, caravan, containers and prefabricated house, which follows the ultimate building. These types are definite in a classification, developed by International Relief Agencies, which provides for three categories of disaster response: emergency, provisional, permanent. The tent remains irreplaceable as a permanent first emergency shelter, but the trailer, container and prefabricated house, immediately highlighted their inconsistencies due to the total absence of the basic parameters for an adequate availability. And this is because it is almost always units designed for specific uses and which are adapted to requirements other than those for which it was designed. The paper introduces the result of a study carried on by the Department of Ar-chitecture of Polytechnic School of University of Palermo, on the state of the art of housing systems for emergency, in particular on aspects not sufficiently re-solved about the solutions to ensure quality housing of the product in terms of materials, comfort, safety, environmental impact and versatility. |