Non solo Platone. Il primato dell'oralità nel retore Alcidamante
Autor: | PIAZZA, Francesca |
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Přispěvatelé: | Orletti, F, Albano Leoni, F, Serra, M, Piazza, F, Di Piazza, S, Banfi, E, Tavoni, M, Marazzini, C, Roggia, CA, Dovetto, FM, Capotosto, S, Basile, G, Poli, D, Trifone, P, PIAZZA, Francesca |
Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2020 |
Předmět: |
The essay focuses on the speech “Perì Sophiston” (Concerning Sophists)
attributed to Alcidamas a rhetorician who was pupil of Gorgias and thought in Athens between 410 and 365 BC. In this speech Alcidamas stresses the superiority of extempore (though prepared) speeches over written one. The speech is particularly interesting because it represents the specifically rhetorical point of view on the issue of the differences between written and spoken word. The essay underlines the originality of Alcidamas (especially compared to Plato) and his interest also in the contemporary debate on the differences between written and spoken Settore M-FIL/05 - Filosofia E Teoria Dei Linguaggi |
Popis: | Il saggio è dedicato all’orazione Sugli autori dei discorsi scritti o sui sofisti, attribuita al retore Alcidamante, discepolo di Gorgia e attivo in Atene tra il 410 e il 365 a.C. Argomento dell’orazione è il serrato confronto tra due differenti modalità oratorie, l’autoschediazein (“parlare a braccio”) — cui Alcidamente accorda una netta superiorità — e il "gegrammena legein (“pronunciare discorsi scritti”). L’interesse di questo testo (databile con buona approssimazione intorno al 390 a. C) consiste essenzialmente nel rappresentare un punto di vista specificamente retorico sulla questione delle differenze tra scritto e parlato. Nonostante alcune significative convergenze con il ben più celebre Fedro platonico, l’approccio squisitamente retorico rende originale la posizione di Alcidamante. Ad essere in gioco nell’orazione non è tanto la questione generale del rapporto tra oralità e scrittura ma quella, più specifica, delle differenze tra un discorso (apparentemente) improvvisato ed uno scritto in precedenza e letto dinanzi all’uditorio. Il criterio utilizzato da Alcidamante per il confronto tra le due modalità è quello dell’efficacia persuasiva e, più in particolare, la capacità di cogliere il kairos (“momento opportuno”), la flessibilità argomentativa e la capacità di coinvolgere l’ascoltatore. In questo modo, emergono aspetti di grande interesse anche per il dibattito contemporaneo sull’argomento, in particolare l’attenzione per gli effetti del discorso sugli ascoltatori o, per usare la terminologia di Austin, per la dimensione perlocutoria degli atti linguistici. |
Databáze: | OpenAIRE |
Externí odkaz: |