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In questo articolo analizzeremo lo statuto semiotico-cognitivo dei descrittori dei vini comunemente utilizzati per asserire che un determinato vino ha sentore di frutta. Infatti, una delle caratteristiche più evidenti del lessico usato oggi per parlare del vino è la sua parentela con il lessico della frutta. Mostreremo come questa parentela tra lessico enologico e lessico della frutta si basi su un processo di dipendenza e non sia un generico fenomeno di prestito linguistico. Si tratta, infatti di un processo parassitario che trasforma il lessico della frutta da lessico asistematico con funzione denotativa – per cui con il termine “ananas” intendiamo riferirci agli ananas nel mondo – in un sistema di tipo saussuriano in grado di dar forma all’esperienza gustativa e catturare con un’adeguata granularità le differenze tra i sentori dei vini. Sosterremo che tale trasformazione sia resa possibile da processi di modulazione pragmaticolessicale che indagheremo tramite gli strumenti teorici della Relevance Theory (Sperber &Wilson 1995). Infine, mostreremo come i discorsi sul vino costituiscano e strutturino l’esperienza gustativa stessa, consentendoci di comprendere, descrivere e identificare diverse tipologie di vino. |