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La Porta Nuova a Palermo, realizzata nel corso della seconda metà del Cinquecento, costituisce un episodio singolare per le molteplici valenze funzionali, simboliche e celebrative e per il carattere eccezionale della sua figurazione legata alla retorica trionfalistica di Carlo V. I differenti cantieri che si sono susseguiti delineano una vicenda complessa e originale, strettamente connessa con quelle della via Toledo e del Palazzo Reale (al quale la porta è collegata), e ricca di personalità e apporti esterni. Il ruolo dell’ingegnere regio Antonio Salamone coinvolto in tale vicenda e le analogie con talune soluzioni adottate in altre realizzazioni del tempo possono contribuire a ridefinire le coordinate culturali che informano il progetto intrecciandolo con un quadro di riferimento più ampio, nell’orbita della cultura “internazionale” di tecnici e di funzionari al servizio della Corona di Spagna. Porta Nuova, executed during the second half of 16th century, constitues a remarkable episod for numerous functional, symbolic and celebratory reasons and for the exceptional sculptural character, bound to the triumphal rhetoric of Charles V. The different yards, which have followed one another, outline a rather complex and original event, strictly linked to those of via Toledo and of the Royal Palace (to which Porta Nuova is connected) and full of personalities and external contributions. The role played by royal engineer, Antonio Salamone, and the analogies with some solutions which have been adopted in other contemporaneous executions, but also with carving models, contribute to characterize the project and to set it in a wider context and in a sphere cultural international influence of technicians and officials into Spanish Crown’s service. |
