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Questo volume cerca di individuare le linee nevralgiche sulle quali si è andato organizzando il lavoro di De Sanctis dalla «prima scuola» napoletana fino al periodo zurighese. Dall’esame analitico delle lezioni giovanili emerge il quadro di una formazione culturale assai complessa, dominata dall’interesse teorico-sistematico. Ne risulta il ritratto di uno studioso che, concentrato sin dall’esordio sul problema del metodo, viene elaborando una sua autonoma metodologia critica. Ciò che occupa il centro dello studio è il ruolo che la lezione di Vico assume all’interno della via desanctisiana al metodo, anche dopo l’incontro con Hegel, che acquista così il senso di un’autoconfema e di uno sviluppo attraverso equivoci, consensi e dissensi radicali |
