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La pesca è un'attività umana con un enorme impatto sull'ambiente. Una cattiva governance, meccanismi di applicazione deboli o inesistenti e sovvenzioni eccessive e non regolamentate hanno portato a un eccessivo sfruttamento degli stock ittici in tutto il mondo, con conseguenze potenzialmente devastanti sull'ecosistema marino e sulla sicurezza alimentare. Tuttavia, tali pratiche di pesca insostenibili sono anche legate a condotte abusive a bordo dei pescherecci: organizzazioni internazionali e non governative stanno progressivamente richiamando l'attenzione sulle diffuse pratiche di violazione dei diritti umani e sui c.d. “fisheries crimes”, crimini legati alle attività di pesca, chiedendo un ripensamento del regime internazionale di conservazione e gestione della pesca al fine di conciliare la sicurezza economica e ambientale con la dimensione sociale della pesca sostenibile. A fronte di tale contesto, la presente tesi di dottorato affronta i problemi concettuali e pratici alla base della tutela degli individui coinvolti o comunque colpiti dall'attività di pesca, con particolare attenzione alle vittime a bordo dei pescherecci. La tesi attinge agli studi sull'interazione tra i regimi di diritto internazionale al fine di promuovere il dialogo tra il regime internazionale dei diritti umani e il diritto del mare, due regimi che rientrano nel più ampio sistema del diritto internazionale pubblico. Dopo aver esplorato la portata del quesito di ricerca e averne fornito il contesto teorico e fattuale, il primo capitolo si concentra sul regime dei diritti umani e discute la nozione di giurisdizione applicata alle violazioni dei diritti umani in mare, indagando in particolare il potenziale uso della norma sulla giurisdizione dello Stato di bandiera come criterio per attrarre le violazioni dei diritti umani a bordo dei pescherecci all'interno della giurisdizione dello Stato di bandiera. Inoltre, il capitolo esplora il contenuto e la portata degli obblighi in materia di diritti umani, concentrandosi in particolare su sei diritti presumibilmente violati a bordo dei pescherecci, ovvero il diritto alla vita, la proibizione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti, la proibizione della schiavitù e delle forme moderne di schiavitù, il divieto di privazione arbitraria della libertà, il diritto a un lavoro dignitoso e il diritto alla salute. Il secondo capitolo sposta l'attenzione sul diritto del mare, tracciando in particolare lo sviluppo storico che ha portato al consolidamento del regime di pesca moderno ed esplorando la portata del concetto di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e del fenomeno della criminalità nel settore della pesca. Infine, l'ultimo capitolo esamina la portata della nozione di giurisdizione utilizzata nel diritto del mare, analizzandone specificamente il contenuto in relazione a tutti gli attori statali di tale regime, ossia lo Stato costiero, lo Stato di bandiera, lo Stato del porto e lo Stato di mercato. In particolare, il capitolo approfondisce gli obblighi di ciascuno Stato in materia di protezione delle persone a bordo dei pescherecci, prestando particolare attenzione ai poteri esecutivi dello Stato costiero e all'esercizio del controllo da parte dello Stato di bandiera sulle imbarcazioni battenti la sua bandiera. Infine, ma non meno importante, fa luce sul potenziale contributo che gli Stati del porto e gli Stati di mercato potrebbero dare alla protezione delle persone a bordo dei pescherecci. Fishing is a human activity with a tremendous impact on the environment. Poor governance, weak or inexistent enforcement mechanisms, and excessive and unregulated subsidies have resulted in the overexploitation of fish stocks around the world, with potentially devastating consequences on the marine ecosystem and food security. However, unsustainable fishing practices are also linked to abuses on board fishing vessels: international and non-governmental organizations are progressively drawing the attention to widespread practices of human rights violations and crimes at sea, calling for the rethinking of the international regime for conservation and management of fisheries with a view to reconciling the economic and environmental security with the social dimension of sustainable fishing. Against this background, the present doctoral thesis addresses the conceptual and practical problems underlying the protection of individuals involved in or otherwise affected by fishing activity, especially focusing on victims on board fishing vessels. The thesis draws on the studies on regime interaction with a view to fostering dialogue between international human rights law and the law of the sea, two regimes under the broader system of public international law. After exploring the scope of the research question and providing the theoretical and factual context to it, the first chapter delves into the human rights law regime and discusses the notion of jurisdiction as applying to human rights violations at sea, especially investigating the potential use of the norm on flag State jurisdiction as criterion to attract a human rights violation on board fishing vessels within the jurisdiction of the flag State. Also, the chapter explores the content and scope of human rights obligations, in particular focusing on a set of six rights allegedly violated on board fishing vessels, namely the right to life, the prohibition of torture and inhuman and degrading treatment, the prohibition of slavery and modern forms of slavery, the prohibition of arbitrary deprivation of liberty, the right to a decent work and the right to health. Then, the second chapter shifts the focus onto the law of the sea, specifically tracing the historical development that led to the consolidation of modern days’ fisheries regime and exploring the scope of the notion of Illegal, Unreported and Unregulated fishing and of the fisheries crime phenomenon. Finally, the last chapter discusses the notion of jurisdiction as used in the law of the sea, specifically investigating its content with regard to all the State actors under this regime, namely the coastal State, the flag State, the port State and the market State. In particular, this chapter looks more closely at each State’s obligations with regard to the protection of the individual on board fishing vessels, paying careful attention to the coastal State’s enforcement powers and to the flag State’s exercise of control over vessels flying its flag. Last, but not least, it also sheds some light on the potential contribution that port States and market States could give to the protection of persons on board fishing vessels. |