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Background: A proper clinical risk management improves the healthcare quality and safety through communication systems that identify, evaluate and reduce the risk of injury with regard to patients and the organization itself. The Intensive Care Unit (ICU) represents a specific medical environment due to its high level of complexity, risk and dynamism that requires the integration of multidisciplinary teams to ensure life-saving care for critically ill patients. Professional interactions among the team members involved in critical care need to be in place in order to overcome difficulties in decision making. Lack of communication and miscommunication has been frequently shown as a contributing factor to adverse events. At present, there are few publications which present the evidence that a good level of collaboration and the use of communication tools improve the quality of critical healthcare consequently with a reduction of errors in ICU. Since it is impossible to eliminate human error and since communication represents an error source, the aim of this study is to demonstrate a close correlation between the employment of some fundamental communication strategies and the reduction of errors which will assure the safety and the quality of healthcare outcomes delivered in the ICU setting. Materials and Methods: A national and international literature review has been performed through the selection of qualitative and quantitative medical and nursing papers which primarily focus on both the elements that impede and promote an effective professional communication between the staff working in ICU. Results: Team members involved in critical healthcare are being made more aware that errors may be openly discussed in the team in order to foresee possible risks and adverse events for critically ill patients. The use of communication tools makes professionals more receptive to safety issues and better collaboration thereby improving their perception of the safety and efficiency of critical healthcare, producing qualitative changes in behaviour and on the organization itself. Conclusion: A shared employment of communication tools represents a useful methodology for the improvement of healthcare quality in ICU, ensuring patient safety. Efforts in improving communication strategies in line with Clinical Governance framework issues, such as continual professional development (CPD), statistical process control and clinical risk management, help to develop behaviour that can reduce the index of risk and its impact on critical healthcare outcomes. Una valida gestione del rischio clinico contribuisce al miglioramento della sicurezza e della qualità dell’assistenza attraverso l’impiego di sistemi comunicativi che identificano, valutano e riducono il rischio, e gli eventi ad esso correlati, verso i pazienti e l’organizzazione. Deficit relazionali e comunicativi all’interno del team rappresentano un fattore di rischio rilevante all’insorgere di eventi avversi. L’unità di Terapia Intensiva è un contesto specifico in relazione all’elevato livello di complessità, dinamismo, continuità delle cure e non può prescindere da un’integrazione multidisciplinare efficace per garantire l’assistenza salvavita ai pazienti ricoverati in condizioni critiche. Un buon grado di collaborazione interdisciplinare e l’appropriatezza dei percorsi comunicativi tra i professionisti coinvolti nell’assistenza consentono di superare eventuali difficoltà di fronte alla presa di decisioni tempestive. A tutt’oggi vi è scarsa evidenza che un’adeguata collaborazione e l’impiego di strumenti comunicativi condivisi promuovano il miglioramento della qualità dell’assistenza con una riduzione del numero di errori e di rischio per il paziente di area critica. Data l’impossibilità di eliminare l’errore umano e, dacché un problema comunicativo interprofessionale costituisce una possibile fonte di errore, obiettivo del presente studio è dimostrare una correlazione tra l’impiego di alcune strategie comunicative all’interno del team e la riduzione di errori a garanzia della sicurezza e della qualità dell’assistenza erogata nel setting di terapia intensiva. Metodi: selezione di articoli scientifici della letteratura nazionale e internazionale da cui emergono sia elementi che impediscono una collaborazione efficace nel team professionale di terapia intensiva sia quelli che la promuovono. Risultati: tra i professionisti impegnati nel processo di assistenza in area critica si ravvisa una maggiore consapevolezza rispetto all’importanza di comunicare apertamente eventuali errori che possono condurre ad eventi avversi a carico del paziente. L’impiego di strumenti comunicativi promuove la collaborazione, la percezione della sicurezza e dell’efficienza dell’assistenza intensiva e determina cambiamenti qualitativi nel comportamento organizzativo. Conclusioni: l’uso condiviso di strumenti comunicativi promuove la qualità dell’assistenza in terapia intensiva e la sicurezza del paziente. L’impiego di strategie comunicative in linea con i principi del Governo Clinico, ovvero la formazione continua professionale, il processo di controllo statistico e la gestione del rischio clinico, contribuisce a ridurre l’indice di rischio e il suo impatto sulla qualità dell’assistenza intensiva al paziente di area critica. |