Claudio Ternullo e Vincenzo Fano, 'L'infinito. Filosofia, matematica, fisica', Carocci Editore, Roma, 2021, pp. 160

Autor: Morganti, Matteo
Jazyk: italština
Rok vydání: 2022
Předmět:
Popis: Against a decidedly conspicuous academic output on infinity, there are few texts of a purely philosophical nature. Mostly, in fact, works written by mathematicians and physicists with a keen interest in the history of philosophy but no specific background are available. And this is especially true for literature in Italian: as much for books that have become available in translation in recent times (to give just two examples, Barrow (2006) and Aczel (2015)) as for texts originally in Italian (think of the recently reissued classics by Zellini (1980) and Lombardo Radice (1981), or the more recent Bottazzini (2018) and Benci-Freguglia (2019)). Therefore, the publication of this work on infinity, written by two Italian philosophers in four hands, cannot but be greeted with great pleasure; although they themselves privilege themes and issues of a mathematical nature, they excellently frame the theme of infinity in a broader historical and conceptual context, in the writer's opinion indispensable for an effective understanding. Infinity. Philosophy, Mathematics, Physics goes, in other words, to add to a rich list of works on this fascinating subject, but provides the reader with at least a somewhat different point of view, characterized above all by greater comprehensiveness and a better general philosophical framing of the various issues dealt with. Regardless of minimal flaws and shortcomings, which I will try to point out in the course of this critical reading, the result is undoubtedly excellent, both from the point of view of usefulness for the - always hypothetical - 'average reader' and in terms of its ability to examine more complex issues and more recent lines of research for the use of readers who are more knowledgeable or more willing to reread certain passages and deepen specific notions through additional readings. A fronte di una produzione accademica decisamente cospicua sull'infinito, sono pochi i testi di natura schiettamente filosofica. Per lo più, infatti, sono disponibili opere scritte da matematici e fisici con un vivo interesse per la storia della filosofia ma non una preparazione specifica. E questo è vero in particolar modo per la letteratura in italiano: tanto per i libri che sono diventati disponibili in traduzione in tempi recenti (per fare solo due esempi, Barrow (2006) e Aczel (2015)), quanto per i testi originariamente in italiano (si pensi ai classici di Zellini (1980) e Lombardo Radice (1981), da poco riediti, o ai più recenti Bottazzini (2018) e Benci-Freguglia (2019)). Non può quindi che essere accolta con grande piacere la pubblicazione di questo lavoro sull'infinito scritto a quattro mani da due filosofi italiani i quali, pur privilegiando loro stessi temi e questioni di natura matematica, inquadrano ottimamente il tema dell'infinito in un più ampio contesto storico e concettuale, a parere di chi scrive imprescindibile per una effettiva comprensione. L'infinito. Filosofia, matematica, fisica va, in altre parole, ad aggiungersi ad una ricca lista di lavori su questo tema affascinante, fornendo però al lettore un punto di vista almeno in parte diverso, caratterizzato soprattutto da una maggiore completezza e da un migliore inquadramento filosofico generale delle varie questioni trattate. A prescindere da minimi difetti e mancanze, che cercherò di evidenziare nel corso di questa lettura critica, il risultato è senza dubbio ottimo, sia dal punto di vista dell'utilità per il – sempre ipotetico - 'lettore medio' che per la capacità di esaminare temi più complessi e linee di ricerca più recenti ad uso dei lettori più preparati o più disposti a rileggere alcuni passaggi e approfondire specifiche nozioni attraverso letture aggiuntive.
Databáze: OpenAIRE