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La Quarta Rivoluzione Industriale ha annunciato una serie di trasformazioni culturali, economiche e sociali di profondo rilievo. L’ampia accelerazione tecnologica che stiamo vivendo, indubbiamente, crea un valore enorme, aumentando la produttività e facilitando il benessere collettivo. Tuttavia, la tecnica, oltre a stravolgere il mon- do del lavoro e della produzione, l'organizzazione del si- stema economico e, più in generale, la quotidianità, allo stesso tempo, opera una rivoluzione della coscienza uma- na, della comprensione del mondo interiore ed esteriore degli individui. Le tecnologie digitali non sono soltanto strumenti che si limitano a modificare il modo in cui inte- ragiamo con il mondo, ma sono, soprattutto, sistemi che influenzano sempre di più il modo in cui comprendiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso, così come il modo in cui concepiamo noi stessi e interagiamo tra noi. Oggi, in maniera progressivamente accelerata, si dà atto di un’e- rosione sistematica dell’esperienza puramente umana da parte della tecnica, in particolar modo nell’ambito del nascere, vivere e morire. Seppur la tecnologia moltiplichi esponenzialmente le connessioni e le interazioni tra per- sone ed organizzazioni, tuttavia, non ha incoraggiato tendenze che vadano nella direzione del benessere collet- tivo. Inoltre, il processo di deterioramento del sistema va- loriale non ha risparmiato il diritto, fenomeno umano per eccellenza. Pertanto, un sistema che non registra, come in passato, un forte legame tra progresso tecnico-scientifico e creazione di valori che orientino al bene collettivo, ri- chiede l’innovazione parallela dei modelli di pensiero, nonché la ridefinizione delle categorie con le quali i sape- ri umanistici e scientifici approcciano la realtà. A partire dall’analisi di questo contesto, questo contributo afferma l’idea della necessarietà di etica e filosofia quali elemen- ti imprescindibili ai fini della sostenibilità della quarta rivoluzione industriale. I principi etici, invero, educano la collettività ad agire valutando gli effetti delle proprie azioni sulla natura e sugli altri, e nel lungo periodo. L’e- tica, infatti, quale filosofia morale o scienza del bene, stabilisce relazioni strutturali tra l’agire umano e i mezzi per conseguirlo, affinché si mantenga il “bene in sé” quale fine ultimo. The Fourth Industrial Revolution introduced a series of profound cultural, economic and social transformations. The wide technological accele- ration we are experiencing, undoubtedly, creates enormous value, increasing productivity and faci- litating collective well-being. However, technology, in addition to upsetting the world of work and production, the organization of the economic sy- stem and, more generally, everyday life, at the same time, brings a revolution in human consciousness, in the comprehension of the inner and outer world of individuals. Digital technologies are not just to- ols that only change the way we interact with the world, but they are, above all, systems that increa- singly influence the way we understand the world and relate to it, as well as the way we interact with it, the way we conceive of ourselves and interact with each other. Today, in a progressively accelera- ted manner, we face a systematic erosion of purely human experience by technology, especially in the context of being born, living and dying. In particu- lar, although technology exponentially multiplies the connections and interactions between people and organizations, however, it has not encouraged trends that go in the direction of collective well- being. Furthermore, the process of deterioration of the value system has not spared law, a human phe- nomenon par excellence. Therefore, a system that does not register, as in the past, a strong link betwe- en technical-scientific progress and the creation of values that orient towards the collective good, requires the parallel innovation of the models of thought, as well as the redefinition of the catego- ries with which humanities and sciences approach reality. Starting from the analysis of this context, this contribution affirms the idea of the necessity of ethics and philosophy as essential elements for the sustainability of the fourth industrial revolu- tion. Ethical principles, indeed, educate the com- munity to act by evaluating the effects of its actions on nature and on the others, and in the long term. Ethics, in fact, as a moral philosophy or science of good, establishes structural relationships between human action and the means to achieve it, so that "good in itself " is maintained as the ultimate goal. |