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I recenti mutamenti socio economici su scala globale e locale stanno influenzando anche il settore florovivaistico che nel nostro Paese assume un rilievo di primaria importanza sia in termini tecnologici che economici, considerata l’esigenza di ridurre i costi di produzione. Uno degli aspetti più interessanti dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente (sia in termini di risparmio di risorse naturali non rinnovabili che di minori emissioni di gas ad effetto serra), è rappresentato dalla sostituzione della torba con il compost nella preparazione dei substrati di coltivazione nel settore vivaistico. La presente ricerca ha avuto come scopo quello di valutare il compost prodotto derivante da scarti di potatura di una azienda vivaistica, come possibile sostituto (totale o parziale) della torba nella coltivazione di piante di lavanda ed olivo. Il compost prodotto è stato analizzato sia da un punto di vista microbiologico (monitoraggio ed identificazione di specie fungine con attività antagonista nei confronti di specie di patogeni tellurici) che chimico (studio della mineralizzazione dell’azoto). E’ stata analizzata la risposta delle specie cresciute su diversi substrati aventi come variabile il contenuto di compost utilizzato in sostituzione della torba (25%, 50%, 100%), prendendo in considerazione diversi parametri di crescita. La sperimentazione condotta ha mostrato dei risultati significativi che hanno evidenziato sia la presenza di una potenziale attività antagonista del compost che il positivo effetto del suo impiego in parziale sostituzione della torba. La strategia colturale usata si è dimostrata una valida alternativa per la coltivazione di piante in vaso, con conseguenti vantaggi sia sul piano della protezione ambientale che su quello prettamente economico. The nursery production in our country is affected by new socio-economic changes on a global and local scale, with important consequences in technological and economic sectors. The replacement of peat with the compost in the preparation of substrates of cultivation in the nursery sector as well as the reduction of production costs, take a strong impact on the environment both in terms of saving non-renewable natural resources and production to lower emissions of greenhouse gases. The present study was aimed to test the compost resulting from pruning residues produced on a nursery, as a possible replacement (total or partial) of peat, in the cultivation of lavender and olive trees. The compost product was analyzed both from a microbiological point of view (monitoring and identification of the fungal species with antagonistic activity against species of telluric pathogens) that chemical (study of nitrogen mineralization). The response of the species grown on different substrates having as variable the content of compost used in replacement of peat (25%, 50%, 100%), taking into account different growth parameters, has been analyzed. The experiments carried out showed that significant results have shown as the partial replacement of peat with compost could improve the antagonistic activity of potting-mix and can be considered a viable alternative for growing potted plants, with consequent benefits both in terms of environmental protection than on purely economic. Dottorato di ricerca in Ortoflorofrutticoltura |